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Frammenti di un Novecento ascolano

Ascoli Piceno | E' stato presentato alla Rinascita il volume postumo dello storico e giornalista Luca Luna che racconta anno per anno fatti e personaggi della città dall'inizio del secolo fino agli anni 80.

di Chiara Girolami

La copertina di Novecento Ascolano

Sono preziosi frammenti di vita della nostra città quelli raccolti nel volume di Luca Luna Novecento ascolano. Un secolo di vita cittadina, uscito postumo presso Lìbrati e fortemente voluto dalla moglie Erminia Tosti che ne ha curato in prima persona la pubblicazione.

Il libro riporta anno dopo anno nomi e fatti che hanno segnato Ascoli dall'inizio del secolo alle due guerre mondiali, dalla ricostruzione negli anni del boom allo sviluppo industriale della valle del Tronto nei Settanta-Ottanta. Il tutto filtrato attraverso gli occhi di un osservatore curioso e attento che sembra davvero portarci per mano nelle rue, per le piazze, in mezzo a quella partecipe cittadinanza ritratta nelle quasi trecento fotografie che corredano il testo.

La narrazione ricostruisce in rapidi passaggi gli eventi più rilevanti della Storia dell'ultimo secolo nelle sue ricadute sulla quotidianità di una città di provincia, alternati con episodi di quella "piccola Storia" che Luna amava tanto, quella fatta dalla gente comune. Madri, figli, soldati, scolari, religiosi, tanti ascolani sorridono dalle foto in bianco e nero e ci parlano di un mondo che forse non c'è più, ma che bisognerebbe riscoprire. Nel corso della presentazione del libro - avuta luogo alla Libreria Rinascita di Ascoli lo scorso 21 dicembre - si è accennato appunto alla necessità di dare nuova spinta propulsiva al passato in un'epoca ossessionata dall'"attimo fuggente".

Nel suo intervento il prof. Antonio D'Isidoro ha sottolineato il grande valore non soltanto documentario, ma anche educativo di simili iniziative, grazie alle quali la memoria storica può ancora far sentire la sua voce. Attenzione, però, avverte D'Isidoro: consolidare la memoria non significa lasciare spazio alla fissità del ricordo, bensì dare nuova vita al passato, conferire un senso attuale agli insegnamenti di chi ci ha preceduto. In un'età afflitta da un pericoloso "presentismo", in cui ciò che è stato ieri è già passato remoto,

D'Isidoro si rivolge idealmente alle nuove generazioni affinché facciano proprie quelle lezioni che solo la Storia può dare, per comprendere meglio il presente e costruire un futuro di cui essere finalmente protagonisti. Perché no, anche a partire dalla lettura di uno spaccato di vita quotidiana come Novecento ascolano che, tra l'altro, ha il merito di farci conoscere figure e aneddoti poco noti del passato recente della nostra città nel mondo della politica, dello sport, della cultura.
Come ha sottolineato Franco Laganà, rilevante è stato il contributo di Luca Luna, nato in Salento ma ascolano d'adozione, nel promuovere la città e il suo territorio, in anticipo sui tempi quando ancora non si parlava tanto diffusamente di turismo culturale, borghi e città d'arte.

Instancabile sostenitore del capoluogo piceno e del suo patrimonio storico-artistico, a partire dal 1975 - anno del suo trasferimento ad Ascoli - Luna ha affiancato alla professione di insegnante l'attività di giornalista e studioso ricercatore di cose ascolane. Il suo costante impegno ha dato origine a volumi preziosi, tra cui ricordiamo almeno Ascoli Piceno. Guida alla città (1993), Teatro Ventidio Basso (1996), Carnevale di Ascoli Piceno (1999), nonché Fra' Paolo Augusto Mussini (1991) scritto a quattro mani con Vittorio Sgarbi.

Ed ora questo corposo Novecento ascolano, che nel progetto originale dell'autore doveva concludere il percorso di studi già avviato da don Giuseppe Fabiani sulla storia moderna e contemporanea di Ascoli. Ma non è tutto. La signora Erminia Tosti ha infatti annunciato per il nuovo anno la pubblicazione di un manoscritto anonimo che il marito aveva raccolto durante una delle sue tante ricerche di archivio, autore un musicista chiamato affettuosamente "il cronista" negli scritti di Luna. Si tratta di una cronaca ascolana relativa al periodo tra il 1860 ed il 1890, quindi pubblicazione quanto mai appropriata per le celebrazioni dei 150 anni della Repubblica.

Il giornalista Antonello Profita ha concluso l'incontro in libreria con un personale, sereno ricordo di Luna alla redazione del Corriere Adriatico alla fine degli anni Ottanta, quando Profita era Direttore e Luna veniva chiamato a "chiudere" le pagine del giornale se le notizie scarseggiavano. La curiosità e gli interessi dello studioso sembravano infatti inesauribili, così come l'umiltà e l'entusiasmo con cui si accostava a qualsiasi argomento gli venisse proposto di trattare. Tra i progetti della famiglia è appunto prevista un'antologia di gran parte degli articoli giornalistici firmati da Luca Luna per tutte le principali testate locali.

31/12/2010





        
  



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