Vecchi e nuovi poveri: la Pro Loco per il sociale
San Benedetto del Tronto | Marco Calvaresi: Nel mese della solidarietà un sostegno alla Caritas per non dimenticare chi è meno fortunato.
di Martina Oddi

La ProLoco per la Caritas
Si parla di povertà cronica e di famiglie che non ce la fanno a stare dietro all'indebitamento con i conti da pagare che arrivano tutti insieme. Di chi non riesce a lasciare la strada e di chi non era abituato a fare i conti per arrivare a fine mese. Se ne occupa la Caritas, con il sostegno della Pro Loco che per Natale offre 150 stelle rosse vendute nelle piazze della città e nei mercatini natalizi partendo da un'offerta minima di 5 €. "Per il terzo anno consecutivo possiamo contare sull'impegno della Pro Loco nelle feste più care a noi Cristiani, cioè il Natale e la Pasqua, quando sentiamo che possiamo dare di più a coloro che non possono, ma non è sempre facile".
Con queste parole Umberto Silenti ringrazia il Presidente Marco Calvaresi, ricordando che i fondi raccolti varcheranno i confini della Riviera e serviranno per finanziare anche medical center nelle Filippine, permettendo la cura di migliaia di bimbi. "Ma non è sempre facile aiutare chi non è più inserito nel tessuto sociale, e spesso la povertà primaria è determinata dall'abbandono e coincide con l'emarginazione" dice Silenti, che ricorda l'impegno della Caritas al fianco dei cinquanta cittadini che non riescono a vivere secondo un'aspettativa di vita dignitosa e autosufficiente e ogni giorno affollano la mensa.
"Perché dietro alla carità deve esserci un messaggio educativo per chi la fa - nell'ottica di non confonderla con un modo per liberarsi del superfluo o di ciò che il tempo ha logorato - e di chi la riceve - che deve approfittarne per costruirsi un presente possibile" afferma Anna Bruglia, mentre Silenti ricorda che il fondo di solidarietà ha raccolto in occasione del Natale 82.481 € di cui 77. 113 € sono già stati investiti per portare solidarietà a 100 famiglie del territorio. Perché è solo sul territorio che si può agire - secondo Silenti - per intervenire con efficacia e valutare al meglio le situazioni di emergenza. Se per portare aiuto nelle zone depresse del Pianeta occorre una pianificazione dello sviluppo di lungo periodo, per gestire le situazioni quotidiane di sostegno alla persona sicuramente entrano in gioco gli elementi del vissuto e della familiarità.
"Ma che non si pensi che bastano i volontari o che quando passerà la crisi, se passerà, torneranno tempi migliori" ammonisce Silenti che spiega come i dati relativi agli USA smentiscano questo assioma. Facile cadere per molti, difficile tornare alla normalità: la povertà avanza come il contrappasso dantesco della società contemporanea che vuole tutto, a qualsiasi costo.
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13/12/2010
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