La riserva, nell'ambito dell'intervento di rinaturalizzazione al fosso collettore, ha chiesto all'ATO di procedere a disattivare gli scarichi fognari nella condotta e contestualmente allacciare gli stessi alla rete fognaria cittadina per poi procedere allo smantellamento della struttura in cemento.

Visto che la prima fase è stata terminata, oggi è iniziata la fase di smantellamento della condotta in cemento che di certo non rappresenta un impatto visivo gradevole nell'ambito del fosso collettore ormai rinaturalizzato.

In seguito a questo ultimo intervento, finanziato dall'ATO e con la recente posa in opera di una fontana e di una panchina, i lavori lungo il fosso collettore potranno considerarsi finalmente conclusi, restituendo alla cittadinanza una zona fruibile e gradevole, rispetto alla situazione precedente in cui il fosso si presentava come una vera e propria fogna a cielo aperto.

L'intervento di rinaturalizzazione è stato dichiarato dal WWF uno dei 7 più significativi interventi di riqualificazione ambientale in Italia e recentemente, persino il Touring Club italiano attraverso la rivista bimestrale "Speciale qui Touring", ha citato quello del fosso collettore come un esempio da seguire nel recupero dei corsi d'acqua.

I lavori di smantellamento della condotta in cemento, dovrebbero concludersi nell'arco di 4 settimane, se le condizioni meteo lo permetteranno.