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Scambio d’identità

San Benedetto del Tronto | Quando i socialnetwork diventano gli indagati numeri uno delle forze dell’ordine.

di Lorenzo Picardi

In tutti i più recenti casi di omicidio ormai si è al corrente di ogni particolare, grazie anche alla "tenacia" di alcuni cronisti nel vivisezionare le notizie. Si conoscono amici della vittima, parenti della vittima, persone che magari una volta avevano visto la vittima passeggiare e i metodi investigativi delle forze dell'ordine. Incuriosisce di questi ultimi la continua ricerca dell'assassino tramite Facebook, attualmente il maggior mezzo di comunicazione online.

L'affermazione "si sta cercando sul contatto di Facebook della persona qualche sospettato" è ormai un must in ogni caso di assassinio. Viene da chiedersi se davvero i social network siano così pericolosi.
Certamente con la nascita di questi siti Internet informazioni pubbliche e private si sono intrecciate sempre più, talvolta compromettendo completamente la privacy.
Accusare però questi mezzi di comunicazione di essere più pericolosi che utili è sbagliato.

Possono essere messi dei paletti, in modo da non rendere visibile età, sesso, città di residenza e molte altre informazioni. Permettono di comunicare in maniera veramente fulminea con persone che sono dall'altro capo del mondo.
Queste accuse mi sembrano più un modo di giustificarsi quando si accettano amicizie di estranei (sembra di dover dire ad un bambino "non andartene con gli sconosciuti"!) o quando si viene contattati da una persona perché le abbiamo riferito tutti i nostri dati. Per non parlare poi dei consueti attacchi dei detrattori delle tecnologie, sempre spaventati anche dalle più piccole novità.

È normale che qualunque strumento, se usato scorrettamente, possa essere pericoloso. Ovviamente l'indice di pericolosità è diverso, ma il concetto è lo stesso: se uso una macchina per fare gare clandestine e non per spostarmi da un posto ad un altro, può capitare che sia vittima di un incidente automobilistico; se uso Facebook o Twitter o qualunque altro mezzo di comunicazione online scrivendo tutto di me , compreso il codice della carta di credito, e permetto al primo sconosciuto che si collega di leggerlo, beh, non credo che sia corretto definire i social network siano pericolosi.

I paletti sono stati messi; se uno li oltrepassa lo fa a suo rischio e pericolo. Le insidie maggiori, talvolta, sono vicine a noi, e non vanno ricercate obbligatoriamente nel mondo dell'informatica

09/10/2010





        
  



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