Carlo Crivelli e Montefiore dell'Aso
Montefiore dell'Aso | Un fine settimana allinsegna del pittore veneto Carlo Crivelli, quello organizzato dalla provincia di Ascoli Piceno in collaborazone con le amministrazioni comunali di Montefiore dellAso e del capoluogo ascolano
di Giamaica Brilli
Domani venerdì 8 ottobre dalle ore 17.30 Montefiore dell'Aso si immergerà nell'atmosfera quattrocentesca regalando a visitatori e studiosi un pomeriggio ed una serata di alto livello culturale dal titolo 'Carlo Crivelli, Umanesimo Adriatico nel Piceno'
Alle 17,30 presso il Museo Adolfo De Carolis si terrà una conferenza su ""La chiesa di San Francesco fino al tempo di Crivelli: ipotesi architettoniche e valore artistico" di Mirko Bonanni, Fondazione Casa Oriani Ravenna.Al termine Gino Troli, coordinatore del progetto Umanesimo Adriatico presenterà il touch-screen che sarà attivato all'interno della sala Carlo Crivelli nel Polo Museale di San Francesco. Il nuovo strumento sarà un valido ausilio per conoscere meglio il Quattrocento nelle Marche e nel Piceno e per consentire una interattività tra visitatore ed il polittico di Montefiore. Al termine dell'incontro si terrà una visita guidata alla Sala del Trittico crivellesco ed alla chiesa di S.Francesco.
Alle ore 21.15 il pubblico si sposterà nella chiesa di San Francesco dove sarà possibile assistere al recital "Carolus a Cribelis pictor contra quem processum est cum amaret Tarsiam uxorem Francisci Cortese marinarij...", realizzato in collaborazione con l'Amat. Le voci di Veronica Barelli e Stefano Artissunch negli atti del processo al pittore Carlo Crivelli evocato attraverso la suggestiva proiezione delle grandi tele conservate nei musei di tutta Europa. Il recital segna, attraverso i testi estratti dal dibattimento processuale con la consulenza di Gino Troli, le tracce e segni di una vita di uomo oltre che quelli della una fama di artista. Nel marzo del 1457, infatti, il ventisettenne pittore veneziano Crivelli fu condannato a sei mesi di carcere e a duecento libre di multa, perché "innamorato di Tarsia, moglie del marinaio veneziano Francesco Cortese".
Stando agli atti del processo, egli la rapì dalla casa del fratello del marito e la tenne nascosta per molti mesi "avendo con lei rapporti carnali con disprezzo di Dio e dei sacri vincoli del matrimonio". Un decennio dopo, lasciata Venezia il cui ambiente gli era diventato sfavorevole dopo le vicende giudiziarie, Crivelli, dopo un periodo in Dalmazia, si stabilisce definitivamente nel Piceno (morì ad Ascoli nel 1495), diventando protagonista di una lunga stagione artistica che gli fece incontrare, con le sue soluzioni iconografiche e spaziali innovative, il favore di numerosi committenti.
Il recital è ad ingresso libero.
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07/10/2010
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