"L'unico sindaco in Italia che chiede le primarie al secondo mandato, probabilmente per pararsi le spalle. Si preoccupa delle figuracce altrui, ma non bada alle sue: basti pensare alla Grande Opera e al Ballarin, per non parlare dell'accusa di comportamento antisindacale ricevuta per la riorganizzazione, il colmo per un ex - sindacalista". L'assessore Gabrielli risponde punto per punto alle accuse mosse dal primo cittadino, senza incassare nemmeno un colpo.

"Non ho problemi a dire che lo IAT costa 20.000 € annui e visto che sono stato provocato voglio aggiungere che l'ufficio è stato oggetto di una politica vessatoria: dalle multe dei Vigili Urbani - sempre presenti - ai motorini parcheggiati lì di fronte, ai tentativi di occultarne la visibilità, ingombrando lo spazio antistante con concessioni di suolo pubblico di ogni tipo - artisti da strada, teatro burattini, libreria mobile e chi più ne ha più ne metta!" dice Gabrielli e continua "Per non parlare del Consorzio Turistico e la sua condotta al limite della scorrettezza: il cartello che abbiamo rimosso è stato rimpiazzato da un altro con su scritto ‘informazioni turistiche' che crea non poca ambiguità e doppiezza."

Quanto alle rilevazioni sulle presenze turistiche in base alle informazioni e ai dati forniti dalle strutture recettive, l'assessore afferma che è un compito che spetta alla Regione e che lo IAT è ben lieto di assumersi questo onere a fronte di un riconoscimento che non c'è stato.

Riguardo al piano di MKTG territoriale Gabrielli mette in chiaro che si tratta di un investimento di 40.000 € per tre anni - in base a una convenzione stipulata con l'Università di Camerino, "soldi ben spesi, perché è necessario fondare le scelte amministrative, economiche e turistiche su basi scientifiche. Enti e Istituzioni qualificati permettono di formulare azioni strategiche per promuovere il territorio con strumenti importanti" .

Infine affonda la lama e conclude con un appello affinché Gaspari spieghi ai cittadini come intende uscire dall'empasse della variante all'art. 29 - riguardante l'aumento del 20% delle volumetrie concesso a fronte di interventi di ammodernamento e ristrutturazione delle strutture recettive - che necessitava di un passaggio in Consiglio per diventare effettiva: ora che i novanta giorni di vacatio sono passati è tutto da rifare, nonostante i gravosi costi sostenuti per consulenze e lavoro ordinario.

E sulla questione della mancata candidatura risponde: "Io sono un uomo di partito che si è rimesso alla volontà dei suoi. In ogni caso i manifesti per la campagna li ho fatti con soldi miei e non con il denaro pubblico" e conclude invitando il Sindaco a rispondere sui contenuti e non con attacchi personali. Toni aspri e polemica rovente sono da evitare, a detta dello stesso Gabrielli, ma il duello è iniziato e c'è già chi dice che si tratta di una strategia sottile per definire le candidature alle prossime elezioni.