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Cavalcata dell’Assunta, De Carolis: “Ora parlo io!”

Fermo | Il proprietario del cavallo “Seventy One”, secondo classificato nel palio del 2010, chiede maggiore rigidità nel rispetto delle norme. Al Sindaco: “Si affidi a gente competente”.

di Redazione

Polemiche dopo la celebre Cavalcata dell'Assunta di Fermo. A sollevarle è Gianfranco De Carolis, proprietario del cavallo "Seventy One", secondo classificato nell'edizione 2010.

"Mi rivolgo al sindaco - scrive De Carolis - come massima autorità del Palio chiedendo se vuole mandare avanti questa manifestazione si affidi a gente competente per affrontare i vari regolamenti e l'organizzazione della corsa.
Perché di competenti - aggiunge polemicamente escludendo il selezionatore Raccichini - ne ho visti ben pochi".

Il motivo dello sfogo: "due anni fa il percorso è stato insabbiato senza la consulenza di un proprietario di un fantino ed è finito con un cavallo morto e 5 cadute. Quest'anno fortunatamente non è morto nessun cavallo ma poteva finire con un fantino in terra, per me cosa assai più grave perché, come documentato dai filmati, il fantino Scalora prima di essere fermato con la briglia è stato tirato con la casacca".

Ecco perché De Carolis si chiede: "il giudice è quello che sta in partenza o quello che sta in arrivo?" Le tesi sono divergenti: "Il giudice di partenza - aggiunge il partecipante - ha intimato ai fantini di correre senza frusta, senza paraocchi, senza commettere scorrettezze e senza partire di rincorsa. Quali di queste norme sono state rispettate?"

Altre polemiche riguardano poi l'"idoneità alla guida": la patente che, a detta di De Carolis, non tutti i fantini avevano.

"Il sottoscritto - conclude infine De Carolis rivolgendosi al Sindaco -, ha partecipato e vinto su tutti i Pali organizzati nel centro Italia e le consiglia in futuro che le norme vadano ben fatte, altrimenti è meglio toglierle tutte".

20/08/2010





        
  



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