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Cossignano: Amore e giustizia nel pensiero di Jacques Maritain

Cossignano | “L’amore e la giustizia sono due esigenze fondamentali e permanenti, inscritte nel cuore dell’uomo”. Se ne parla martedì 20 aprile alle 21.00 nella Sala delle Culture del Municipio.

di Redazione

Locandina dell'evento

Martedì 20 aprile, alle ore 21.00, la Sala delle Culture della residenza municipale di Cossignano ospiterà la conferenza sul tema "Amore e giustizia nel pensiero di Jacques Maritain". Relatrice dell'incontro sarà la professoressa Giancarla Perotti Barra, coordinatrice responsabile del Centro Ricerche Personaliste "Raissa e Jacques Maritain".

L'amore e la giustizia sono due esigenze fondamentali e permanenti, inscritte nel cuore dell'uomo. Abbandonarle significa per la persona acquisire uno stile di vita che non le è proprio e che non sempre conduce alla felicità, fine di ogni essere. È indispensabile quindi procedere ad una riflessione rigorosa su questi due concetti, servendoci del patrimonio filosofico di un pensatore del Novecento: Jacques Maritain.

L'amore e la giustizia devono incarnarsi nella storia. La riflessione su queste due categorie e le altre nozioni ad esse inerenti (la pace, il perdono, la legge, l'amicizia, il nemico, la guerra, il dono, il matrimonio, lo Stato, l'uguaglianza) verrà condotta alla luce del pensiero di un maestro considerato protagonista della storia culturale del secolo passato. L'obiettivo è cercare di verificare, anzitutto, se le riflessioni di Maritain abbiano implicanze attuali e se, di conseguenza, ci sia bisogno di un ritorno al suo pensiero filosofico.

Questa indagine s'impegna inoltre ad accertare quale sia la capacità umana di conoscere la verità, di amare e di praticare la giustizia, indagando nel pensiero di quello che si può definire il difensore della verità e paladino dell'assoluto del XX secolo, al quale il saggio si ispira. Egli ha avuto la forza di gridare che l'uomo è fatto per la verità ed è colui che cerca la verità; quanto più egli si allontana dalla verità e dal desiderio dell'assoluto, tanto più cresce lo spirito di terrestrità, quella specie di inginocchiamento davanti al mondo.

L'uomo trova il senso della vita nella libertà a cui aspira la sua natura spirituale aperta alla contemplazione, che è una preghiera silenziosa, necessaria, fatta nel raccoglimento segreto del cuore, ed ha come unico grande desiderio la tensione a unirsi al proprio Principio. Si vuole arrivare a dare la risposta alla domanda se l'uomo deve dare priorità all'azione o alla contemplazione e se è possibile che il contemplativo faccia una vita attiva.

A moderare la presentazione del volume sarà la professoressa Tania Ferroni alla presenza del Sindaco Roberto De Angelis che presenzierà l'incontro filosofico.

20/04/2010





        
  



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