Vicenda Gestor: La Formica vuole vederci chiaro
Grottammare | "Perché lamministrazione non si pronuncia sulla questione Gestor-Andreani-Ragionere Capo Orsatti?" LAssociazione La Formica vuole risposte dalle istituzioni su una vicenda costata al Comune 90.000 euro.
di Redazione
La ditta Andreani si è trasferita al secondo piano del Municipio
"Nel 1988 - ricordano dall'associazione - il Servizio di riscossione viene esternalizzato per carenza di personale interno e viene preso in gestione dalla ditta Cremonini; nel 1991, la ditta Cremonini viene fusa con la Gestor di Bari; nel 2003, alla Gestor viene affidata anche la riscossione delle sanzioni del codice della strada; nel 2009, la società viene acquisita da Tributi Italia; per arrivare all'aprile 2010, quando Tributi Italia viene esonerata e, con un atto del Ragioniere Capo Orsatti (sul quale non mancano sospetti di incompatibilità per via di un parente in Tributi Italia), viene affidata alla Andreani di Macerata".
Queste le domande alle quali l'Amministrazione non può sottrarsi secondo gli associati de "La Formica": "Chi ha controllato i flussi delle entrate fiscali, visto che si è arrivati ad un buco accertato di più di 90.000€, a Grottammare da parte della Gestor?"; "Orsatti, Ragioniere Capo del comune di Grottammare, non avrebbe dovuto astenersi dalla gestione dell'intera questione, come prevede il ‘Codice di Comportamento dei dipendenti nelle pubbliche amministrazioni', precisamente l'art. N.6 (obbligo di astensione), visto che un suo parente lavora per la Tributi Italia (ex Gestor) ed ora verrà assorbito dalla Andreani che, per proseguire il servizio, dovrà obbligatoriamente accollarsi il personale della Tributi Italia (come previsto dalle Determinazione N. 13 del 02-04-2010 del Registro Area 4 finanziaria)?"; "La ditta Andreani a quale titolo si è insediata negli uffici del municipio al secondo piano? C'è un atto a legittimarla? Quanto tempo vi rimarrà e perchè?"; "Il ragionere Capo Orsatti è andato in pensione. Chi ricoprirà il suo posto?".
Ma veniamo alle proposte: tenendo conto del fatto che il personale interno della società conta 11 unità, "La Formica" suggerisce di reintegrare il servizio in comune, avendo così un abbattimento dei costi, un miglioramento del servizio erogato, un risparmio di soldi (decine di migliaia di euro annui) dei cittadini.
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17/04/2010
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