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"I sensi e il cuore" ripercorrono la storia Italiana!

Grottammare | Continua la quindicesima edizione della rassegna culturale voluta dall'Associazione Blow Up e dall'Assessorato alla Cultura con la presentazione di un libro fotografico dedicato al passato dello stivale.

di Vanessa Fidanza

"Scatti in movimento. Dalla metropoli alla provincia. L'Italia e le Marche negli anni sessanta e settanta". Questo è il libro protagonista della serata culturale grottammarese di Venerdì 26 febbraio alla Sala Kursaal di Grottammare.

"I sensi e il cuore" saranno rapiti da queste tematiche presentate da Silvia Casilio e Marco Paolucci, con l'intervento di Loredana Guerrieri (Osservatorio di genere - ISREC), Annalisa Cegna (Osservatorio di genere - ISREC) e Natascia Mattucci (Università degli studi di Macerata), dalle ore 21.30 in poi.

Ma... Chi ben comincia è a metà dell'opera: Per questo, dalle 21.00 sarà possibile degustare gratuitamente tipicità enogastronomiche.

"Scatti in movimento" nasce dal mondo della fotografia e si tuffa nello scenario provinciale e nazionale di 50 anni fa: Ospita, infatti, ricordi e archivi personali di Walter Pagliero, Ignazio Maria Gallino e Gianni De Martino che raccontano i Comuni negli anni 70.

Milano, Macerata, San Benedetto del Tronto e Grottammare sono state messe a nudo, svelando i segreti del loro passato.

Un passato rinvenuto grazie anche al materiale messo a disposizione da privati, da Michele Rossi, Enrico Scuro e Antonio Casilio, dalla CGIL, dall'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea di Macerata e dall'Associazione sambenedettese "Mare Mosso".

Tra le pagine dedicate al passato marchigiano c'è anche spazio per la rassegna de "Il Resto del Carlino" risalente agli anni 1966-1977 e manifesti e volantini vari, prodotti soprattutto da Lotta Continua e dall'Istituto Storico della Resistenza di Macerata.

E non solo, nel libro ci sono anche numerosi testi firmati da vari personaggi, quali Nanni Balestrini, Loris Campetti, Carlo Infante, Enrico Scuro, Oscar Brontesi, Walter Pagliero e Pablo Echaurren.

L'ultimo degli autori citati è anche colui che ha ideato e disegnato la copertina del libro, una copertina di gran pregio ricoperta da fedeli riproduzioni dell'epoca.

Il libro è composto, inoltre, da una scheda bibliografica e dalle schede degli archivi che sono stati preziosissimi per la realizzazione di quest'opera.

Un'opera protagonista alla Fiera del Libro di Torino di quest'anno.

"A cavallo tra gli anni sessanta e settanta il volto socio-politico dell'intero pianeta cambiò modificandosi radicalmente.

A contribuire a questa rivoluzione dell'agire politico, del quotidiano e dei costumi fu, tra le altre cose, lo sviluppo di movimenti collettivi ampi e radicali che in alcune realtà, come quella italiana, si accreditarono tra i più importanti protagonisti delle vicende che si susseguirono nell'arco di un ventennio.

Scatti in movimento racconta, o tenta di raccontare, una storia che ha per protagonista proprio l'Italia del secondo dopoguerra e le sue contraddizioni. Corpi, volti, giovani uomini e giovani donne in bianco e nero narrano la storia di un'Italia sempre in bilico tra un Nord con lo sguardo rivolto all'Europa e un Sud in fuga
verso terre lontane.

Un paese scisso tra un passato che sembrava non volesse passare e la rivendicazione di nuovi diritti, tra l'avanzare di istanze nuove e inedite e la repressione, la condanna, la difficoltà di comprendere fenomeni e movimenti che provavano a percorrere individualmente o collettivamente strade altre e diverse.

Le foto, i documenti e gli articoli della cronaca locale e regionale che si rincorrono in questo libro, seguono tracce lasciate da percorsi "altri", a volte rocamboleschi e poco o per nulla lineari, spesso eretici e quasi mai "ortodossi".

Tracce che si modificarono e si plasmarono a seconda del terreno in cui si posarono su e giù per lo stivale dalla metropoli alla provincia. Esse ci parlano maliziose e sornione della controcultura nata a Milano, del suo contaminare anche i piccoli centri e del suo migrare raminga nelle comuni agricole. Esse ci narrano di come una «piccola banda giovanile» di eccentrici capelloni preparò la nascita di un movimento studentesco destinato a trasformarsi rapidamente in un movimento di massa diffuso nelle grandi come nelle piccole città. Esse seguono le sorti dei gruppi della sinistra extraparlamentare, dal loro emergere al loro implodere tra mille contraddizioni, perdendosi infine tra i cortei e i draghi del movimento del ‘77".

Ecco alcuni passi del libro che conferiranno alla serata di "Visioni, ascolti, degustazioni e altre Esperienze di creatività sociale" una profonda atmosfera patriottica.

 
 

 

24/02/2010





        
  



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