Non dite per favore che sono un fissato di motti o proverbi, perché in questo caso proprio, come direbbe Di Pietro, ci azzecca.

Il proverbio è in relazione all’incontro tra la Samb e il Piano San Lazzaro ed è :”Chi di spada ferisce, di spada perisce”. Voglio esagerare,aggiungo:”Chi la fa l’aspetti”. Ce ne sarebbero altri, ma ve li risparmio. Perche? Ma  perché la Samb ha vinto al 91°, cioè nei minuti di recupero, proprio come aveva fatto al Riviera delle Palme il Piano San Lazzaro nell’incontro di andata. Quindi 1-0 e palla al centro. Che gusto rendere pan per focaccia! Opsss, me n’è scappato un altro, di proverbio. Scusate. Nascono spontanei come i …  ruttini dopo un lauto pasto!   

L’attributo di Santo Salvatore và ad un … Angelo, anzi a …  D’Angelo. Il solito dribling  in area, tiro sul primo palo, Paniccià parte in ritardo e palla nel sacco.

E pensare che la Samb era proprio partita male. Il suo modulo, con due ali larghe, ovviamente penalizza un po’  il centrocampo. Se la Samb attacca, quella zona è  presidiata solo Rulli e D’Aniello e quando gli avversari  partono in contropiede il filtro manca completamente.

Infatti, all’11°, ripartenza veloce del Piano.  Perrotta  infila un pallone nelle maglie larghe della difesa della Samb  per il veloce Santoni  che si trova solo davanti a Chessari. Tenta di superarlo allargandosi con la palla sulla sinistra. Chessari allunga le gambe e lo falcia. Rigore. Batte Rrudho che prende il palo. E’ chiaro che è  la giornata  “SI”  per i rossoblu, qualunque cosa accada.

All’apparenza sembra il contrario quando D’Angelo fa uno slalom in area  e il suo tiro viene deviato con bravura a Paniccià e, addirittura, nel calcio d’angolo conseguente Paniccà fa il bis su colpo di testa ravvicinato di Pulcini (28°).

La Samb  come al solito comanda il gioco, la percentuale di possesso palla è alle stelle, ma il Piano non lascia spazi disponibili alle punte. Il peso dello stress fisico di mercoledì nell’incontro con il Montegranaro fa il resto. E poi il Piano San Lazzaro ha una delle migliori difese della categoria.

Ogni tanto il Piano schizza in avanti pericolosamente. Rulli e D’Aniello da soli non sempre riescono a tamponare. Palladini si rassegna allo 0-0, esce Zazzetta ed entra Oresti ad infoltire il centrocampo. La prudenza non è mai troppa. Scusate ma qui ci metto subito un altro motto:”Chi si accontenta gode”. Lo avrà sicuramente pensato il nostro mister.

Poi quando meno te lo aspetti ecco che capiamo perché oggi è la giornata SI. Quel pallone carpito caparbiamente da  D’Aniello a centrocampo e destinato al predestinato: D’Angelo.

Tre punti d’oro, non c’è che dire. Ed ora tutti con le orecchie incollate alla radio per sapere dagli incontri di domenica i  risultati di Pesaro e Fermo ,per capire se questa contro il Piano è una giornata semplicemente SI o se è  una giornata S I I I I I I.