L'indagine e l'acquisizione di elementi probatori da parte degli operatori di Polizia di questo Ufficio, supportati dai numerosi riscontri forniti anche dal personale della POLIZIA SCIENTIFICA, hanno permesso l'individuazione del responsabile di due furti con destrezza presso due gioiellerie del comprensorio consumate nei mesi scorsi che hanno fruttato all'autore circa 70 mila euro.

Il minuzioso lavoro investigativo ha permesso l'individuazione dell'autore di diversi furti con destrezza commessi nel centro-nord Italia(San benedetto,Treviso, Ancona, Pescara), durante il quale il pregiudicato di origine rom riusciva ad asportare ingenti quantità di gioielli per svariate migliaia di euro riuscendo a far perdere le proprie tracce con una tecnica originale e innovativa.

Il personaggio che caratterizzava il modus operandi elaborato dal criminale consisteva nel presentarsi nella gioielleria come un noto stilista gay, il quale raccontando le diverse quotidiane fasi della sua storia sentimentale con il proprio compagno gay e delle mille attenzioni che gli rivolgeva non ultima quella di donargli gioielli e preziosi, riusciva così a distrarre e "incantare" il gioielliere vittima sottraendoli monili e gioielli per svariate migliaia di euro.

In particolare in questo comprensorio veniva colpita dallo "stilista" in città, la gioielleria di via Mazzocchi dove riusciva a sottrarre preziosi per un valore complessivo di circa 50.000 euro e la gioielleria di via Leopardi di Pedaso per un analogo furto per un valore di circa 20.000 mila euro.

L'attività di Polizia avviata nell'immediatezza in particolare quella di natura tecnica sulle impronte e indizi lasciati dal soggetto, con la visione delle immagini raccolte dalle telecamere a circuito chiuso delle gioiellerie, hanno permesso la completa identificazione dello stesso e l'attivazione delle procedure per la sua ricerca in tutto il territorio nazionale.

Infatti nei giorni scorsi, a LAZZARI Elix 40enne di origine rom, veniva notificata un ordinanza di custodia cautelare in carcere dalla Polizia per il reato di furto con destrezza, nel carcere di Chieti dove era stato ristretto da qualche settimana per analoghi furti consumati con la stessa tecnica nella zona di Treviso a disposizione dell'Autorità Giudiziaria territorialmente competente.