Tolti gli sprechi e i servilismi della politica e gli effetti "ambulatoriali" prodotti dall'architettura degli ultimi 50 anni, Vittorio Sgarbi si dichiara orgoglioso di essere italiano: "mi vergognerei anzi - ironizza - di essere di un qualsiasi altro paese".

Un Auditorium particolarmente gremito ha accolto nella serata di ieri il celebre critico d'arte emiliano, che nel presentare il suo ultimo libro "L'Italia delle meraviglie. Per una cartografia del cuore" , si è esibito nel solito elogio dell'arte italiana condito, come si addice al personaggio, da provocazioni e insulti buttati qua e là. L'evento chiude la stagione 2009 di "Incontri con l'Autore" promossi dalla libreria "La Bibliofila" in collaborazione con l'Amministrazione Comunale; pronto a partire il ciclo del prossimo anno, con Gianni Simoni che presenterà il 9 gennaio il suo "Il caffè di Sindona. Un finanziere d'avventura tra politica, Vaticano e mafia".

"Per una Italia unita dalle meraviglie": questo il sottotitolo del volume di Sgarbi evidenziato dall'Assessore alla Cultura Margherita Sorge che ha salutato con piacere l'invito dell'autore a sentirsi uniti nel nome delle infinite bellezze di cui da italiani possiamo godere. Il libro è stato introdotto da Gino Troli che lo ha definito "un vademecum di percorsi possibili destinato anche all'italiano medio; perché uno dei peggiori difetti del nostro popolo è proprio quello di conoscere poco le proprie ricchezze".

"Un testo che non può dividere" scritto a ridosso del 150° anniversario dall'unità d'Italia per celebrare nel modo migliore "l'unico paese al mondo che offre ogni 3 km eccellenti manifestazioni del talento umano": una guida all'arte minore, o meglio nascosta, tale da rendere il viaggio una scoperta e l'arte un fatto personale. "Una cartografia del cuore": così la definisce l'autore stesso che non disdegna di appellarsi alle ragioni del cuore anche nella vita personale, vissuta in parte in televisione, e in parte tra le meraviglie del nostro Bel Paese.

Prima che iniziasse la presentazione gli abbiamo chiesto se avesse mai pensato di presentarsi alle prossime elezioni regionali marchigiane." Conosco benissimo questo territorio- dichiara- non penso di candidarmi a Governatore ma se mi proponessero intelligentemente l'assessorato ai beni culturali più di un pensiero lo farei".

In chiusura della presentazione e prima di andare a cena riceve l'omaggio di un suo ritratto che il pittore Paolini"Prichiò" gli ha dedicato. Poi a cena al Ristorante "1848" di Peppe Brancadoro, sempre primo della classe e infine intorno alle 3 del mattino a Montedinove con il Sindaco Gaspari per visionare una Chiesetta antica, ricevuto dal sindaco Antonio Del Duca.