"Urbanistica fallimentare" Gabrielli chiede le dimissioni di Gaspari
San Benedetto del Tronto | Lassessore provinciale Bruno Gabrielli accusa il Sindaco Giovanni Gaspari di grave scorrettezza in materia urbanistica con particolare riferimento alla variante dellart. 29, sulla trasformazione degli edifici residenziali in strutture alberghiere.
di Stefania Serino
Bruno Gabrielli
L'accusa si basa sulla condotta assunta dal primo cittadino che ricopre anche la delega in materia urbanistica, ritenuta da Gabrielli contraddittoria, pretestuosa e pretenziosa. Per dimostrarlo, l'esponente di Forza Italia passa in rassegna tutti i passaggi burocratici che hanno portato all'empasse in cui è caduta una pratica apertasi più di un anno fa e precisamente ad agosto 2008 in sede di approvazione della delibera di giunta per introdurre la variante all'art. 29, già promossa cinque mesi prima in consiglio comunale dove la minoranza aveva tuttavia votato contro.
Passata in provincia, la giunta Rossi eccepisce alla stessa delibera alcune criticità in primis "la necessità - afferma Gabrielli - che la redazione dei piani particolareggiati sia esclusivamente di iniziativa pubblica eliminando così ogni riferimento ed equiparazione ai Piani di Riqualificazione Urbana (P.R.U.), per le trasformazioni delle strutture ricettive esistenti".
La ratio di questi rilievi formulati dall'Amministrazione Provinciale è semplice: non si possono far passare dei semplici interventi edilizi per piani particolareggiati così come previsto dalla L.R. n°09/2006. Quest'ultimi infatti devono riguardare necessariamente zone di ampie estensioni territoriale. Inoltre, gli standards per gli eventuali cambi di destinazione d'uso, data la delicatezza e la congestione delle aree interessate, devono essere reperiti nelle aree di pertinenza delle attività ricettive o in aree strettamente limitrofe, evitando la monetizzazione degli stessi.
La pratica, passa successivamente in Regione su istanza del Comitato Provinciale per il Territorio per l'ottenimento del parere di merito, che tarda ad arrivare così con il consolidarsi del silenzio-assenso previsto dall'art. 26 della L.R. 09/2006, il Comitato Provinciale per il Territorio si riunisce nuovamente in aprile decidendo di avallare in toto i rilievi formulati dal Servizio Urbanistica della Provincia.
"Ad aprile 2009 - spiega Gabrielli - la Giunta Provinciale si trova all'ordine del giorno l'esame della delibera formulata dal Servizio Urbanistica e avallata dal Comitato Provinciale per il Territorio. Ed è a questo punto che si assiste al primo colpo di scena: lo stesso giorno in cui si riunisce la Giunta arriva in Provincia un fax a firma del sindaco Gaspari nel quale lo stesso dopo aver fatto rilevare che ai sensi della legge n°241/90 e s.m.i. si può considerare quale sospensione dei termini il periodo necessario per l'acquisizione del parere regionale chiede di attendere l'espressione del parere richiesto.
L'allora Presidente Rossi e la sua Giunta accetta tale richiesta e rinvia l'esame della delibera. Ma giunti in agosto in Provincia arriva finalmente il tanto atteso parere della Regione Marche. Ecco allora - prosegue l'assessore provinciale - che il neo Presidente della Provincia Celani ragguaglia il sindaco Gaspari che è pervenuto il parere regionale a suo tempo richiesto, dando notizia al primo cittadino del Comune di San Benedetto che i termini per il completamento dell'iter dell'approvazione devono intendersi nuovamente decorrenti.
Infischiandosene dei termini - accusa Gabrielli - e del fatto che il rinvio della delibera posta all'ordine del giorno della Giunta Rossi del 09/04/2009 era giustificato dall'attesa del parere regionale, con una determina del dirigente Polidori, la n. 1441, l'Amministrazione comunale il 6 ottobre 2009 si da l'approvazione dell'atto amministrativo, la variane all'art. 29, prendendo a prestito il formarsi del silenzio assenso, per i 90 giorni decorsi".
Tant'è che il dirigente del Servizio Urbanistica della Provincia nella stessa lettera ha sollecitato il Comune di San Benedetto a concludere il procedimento sulla base del parere di conformità, in caso contrario, lo stesso ing. Pignoloni comunica all'Amministrazione comunale che qualora il Comune non dia seguito a quanto richiesto, "l'Amministrazione Provinciale - si legge - si vedrà costretta ad attivare tutte le misure di salvaguardia del procedimento, non escludendo le procedure di ricorso al Tar Marche e i relativi provvedimenti di sospensione e annullamento dei permessi a costruire", senza considerare le gravi accuse a Gaspari che parlano di "pressioni" che sarebbero state da questi esercitate.
Insomma ancora una grossa tegola sulla testa del Sindaco Gaspari,gravata dalle pesanti accuse lanciate dall'Ente provincia. "Alla luce dei ripetuti insuccessi riscontrati - tuona Gabrielli - proprio in materia urbanistica, var. art 48 e Ballarin su tutte, si chiedono da parte del Sindaco le dimissioni immediate! Mi chiedo a questo punto come possa ancora mantenere la fascia di sindaco chi, rimasto solo a governare, avalla simili bassezze amministrative nei confronti di un'altra istituzione per di più sopra ordinata".
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03/11/2009
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