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Tira più un trans...che un carro di donnine

San Benedetto del Tronto | Sul caso "Marrazzo Trans" l'appello marxista all'unità dei bacchettoni forse ha sortito l'effetto desiderato.

di Prometeo

L'"effetto Marrazzo trans", che secondo alcuni avrebbe potuto stravolgere le primarie PD, essendo il governatore del Lazio un sostenitore di Bersani, non ha di fatto sortito alcun effetto sul voto dei 3 milioni che si sono recati alle urne per votare il leader del partito.

Probabilmente ne risulterà confortato e soddisfatto il prof. Renato Novelli che, al grido marxista "Bacchettoni di tutto il mondo unitevi", proclamava pubblicamente la propria vergogna per come i suoi "compagni", Marrazzo compreso, fossero stati troppo timidi sulla vicenda anziché sostenere che "ad andare con un trans non c'è proprio niente di male".

In realtà reazioni alla vicenda dentro il PD ci sono state.
In primis quelle di Marrazzo, che non ha proprio avuto un ruolo passivo nel commentare lo scandalo, anzi attivissimo in questo caso nel pararsi le chiappe negando che fosse accaduto il "fattaccio".

In altri paesi democratici sostenere una menzogna del genere a tutela di se stesso (vedi Clinton con il caso Lewinsky) vale l'immediata sparizione dalla scena politica con relativo sputtanamento planetario, qui da noi invece si può arricchire la menzogna con altre menzogne spacciate per atti di responsabilità, come quella di autosospendersi per motivi di salute anziché dimettersi immediatamente.
Apprezzabile, anche se probabilmente opportunistica, la reazione di Franceschini e Marino sull'escamotage delle fantomatiche ragioni di salute cacciate fuori da Marrazzo. Il primo furibondo, il secondo esplicito nel dire -Marrazzo deve dimettersi nelle prossime ore-.

E invece no, Marrazzo resterà al suo posto (almeno fino a dicembre) esclusivamente per evitare una sicura disfatta della sinistra nel Lazio se agli elettori venisse offerta l'occasione di scegliere nelle elezioni anticipate di Gennaio (ma a chi vuoi che interessi cosa vorrebbe il popolino!)

Al prof. Novelli mi viene da chiedere se non sia questo un fatto scandaloso del quale vergognarsi come Italiano e democratico.

Il prof. Novelli, anche lui ossessionato da Silvio Berlusconi (sic!), sostiene che sia peggio contornarsi di donnine allegre piuttosto che andare con un trans, ma in questo caso a Berlusconi che vorrebbe elezioni anticipate, viene negata questa possibilità di andare alle urne proprio dall'iper-democratico Gianfranco Fini.

Beh, forse non ci si dovrebbe vergognare di nulla, ma allora perché Marrazzo non resta al suo posto e in TV parliamo un po' meno di donnine?

26/10/2009





        
  



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