SAMB: Santandrea 4, Ogliari 5, Bianchi 5.5 (55' Mancinelli 5.5), D'Aniello 6, Pulcini 6, Mengo 6, Zazzetta 5.5, Valente 5.5 (46' D'Angelo 6.5), Basilico 6, Giandomenico 5.5, Gentili 6 (77' Natalini s.v.). A disposizione: Chessari, Nicolosi, Biancucci, Carioti. Allenatore: Minuti.

PIANO SAN LAZZARO: Paniccià 6, Marchegiani 6, Valeri 6.5, Malavenda 6 (80' Belelli s.v.), Ramini 6, Tedoldi 7, Cercaci 6 (87' Mazzieri s.v.), Colella 7, Rrudho 6.5 (72' Pizzolatto 5), Santoni 7, Terenzi 6.5. A disposizione: Molinari, Franzoni, Verdenelli, Durazzi. Allenatore: Lelli.

Arbitro: De Meo di Macerata. 

NOTE: Spettatori: 2000 circa, di cui 2 tifosi ospiti in curva sud. Reti: 33pt Basilico (S); 9st Rudo (rig.)(P); 23st D'Angelo (S); 39st Santandrea (aut.)(P); 48st Santoni (S). Ammoniti: 10pt D'Aniello (S); 26°pt Zazzetta (S); 6st D'Aniello (S); 17st Malavenda (P); 26st Mengo (S). Angoli: 7 - 2. Serata calda e limpida, 22° circa, terreno in discrete condizioni.

Quello che nessuno avrebbe mai pronosticato purtroppo si è verificato. La Samb, dipinta da tutti gli addetti ai lavori come vera e propria corazzata di un torneo nel quale ci sta come un cavolo a merenda, esce sconfitta al Riviera delle Palme nel suo debutto casalingo.

Partiamo dalla fine: corre l'85' minuto, la compagine di Minuti sta meritatamente conducendo per 2-1: sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Santoni, Santandrea esce sconsideratamente respingendo di pugno, ma spedisce il pallone verso la propria rete per il più clamoroso degli autogol. A nulla vale il disperato tentativo in rovesciata di Mancinelli. E' 2-2.

94': geniale passaggio filtrante di Tedoldi per Santoni che scatta al limite del fuorigioco e, lasciato indisturbato al centro dell'area, trafigge Santandrea. Samb 2- Piano San Lazzaro 3.

Quella che sarebbe stata un'amara delusione si trasforma così in una beffa atroce, scatenando la furibonda contestazione dei tifosi che fuori dai cancelli del Riviera invocano a gran voce l'esonero di mister Pasqualino Minuti.

Esonero che non si fa attendere e che viene comunicato agli organi di stampa alle 23.30 in seguito ad una riunione tecnica tenutasi negli spogliatoi tra presidente, squadra e allenatore.

Ottavio Palladini subentra alla guida tecnica in qualità di allenatore-giocatore con Chimenti che gli farà da vice. Questo l'epilogo di una serata convulsa e davvero amara per i colori rossoblu e i 2500 tifosi che hanno gremito gli spalti del Riviera.

Eppure nulla lasciava presagire un finale dai contorni tanto cupi: dopo un avvio stentato, infatti, i rossoblu prendevano man mano le redini del gioco mostrando una superiorità tecnica palese in ogni zona del campo e portandosi meritatamente in vantaggio al 34' grazie a Basilico il quale capitalizzava con un facile colpo di testa a un metro dalla porta l'ottimo cross di Gentili.

In avvio di ripresa la doccia fredda: al 7' Santoni viene toccato in area da Bianchi, il contatto appare assolutamente fortuito e veniale dato che entrambi sono sulla corsa, ma per l'arbitro non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Rrudho dal dischetto non si fa ipnotizzare, spiazza Santandrea e fa 1-1.

La Samb subisce il contraccolpo psicologico, ma si percepisce chiaramente la sensazione che possa far male da un momento all'altro, anche soltanto grazie allo spunto di una delle tante individualità di categoria superiore che possiede in organico.

Detto fatto: ottima intuizione di Gentili che al limite dell'area mette il pallone dentro per D'Angelo, il quale, appena entrato in area, piazza il pallone sul primo palo battendo l'incolpevole ex estremo difensore rossoblu Paniccià.

Ancora una volta però i ragazzi di Minuti si dimostrano leziosi crogiolandosi sulla propria superiorità tecnica invece di "ammazzare" la partita cercando il gol della tranquillità.

Poca cattiveria agonistica, poca determinazione, scarso spirito di sacrificio, mancanza di umiltà. Ecco dunque, a 5 minuti dalla fine, cadere sui rossoblu la mannaia prima del clamoroso infortunio di Santandrea, poi del gol di Santoni a una manciata di secondi dalla triplice fischio finale. Il resto è storia nota.