«Troppe inesattezze nel Piano di Spiaggia»
San Benedetto del Tronto | Bruno Gabrielli, consigliere comunale ed assessore provinciale del Pdl, presenta delle osservazioni al documento licenziato dal Consiglio lo scorso 29 aprile. Tanti i punti di criticità, evidenziati anche dal consigliere regionale del PRC Brandoni.
di Marco Braccetti

Bruno Gabrielli
Prima però ricordiamo l'iter: chiusi i termini per le osservazioni (scaduti il 26 luglio) il Comune procederà alle proprie controdeduzioni. Il tutto sarà analizzato da una Conferenza dei Servizi convocata dalla Regione Marche. Dopodichè il Consiglio Comunale procederà all'approvazione finale.
Secondo il consigliere del Pdl il Piano di Spiaggia è costellato «da elaborati grafici che manifestano uno sfarzo scenico ed un virtuosismo assolutamente inutile. Ci sono grafici composti da una ridondante quantità di tavole, tavolette, schemini, esercitazioni grafiche pseudo-universitarie con enorme quanto inutile dispendio di carta e colore».
L'azzurro, esperto in materie giuridiche e legali, boccia senza appello anche il modo in cui il documento è stato scritto: «Toppo prolisso e barocco, rasenta l'incomprensibilità anche per gli addetti ai lavori. Si presta a troppe interpretazioni e c'è il rischio di una disarmonicità di trattamento caso per caso».
«Per quanto riguarda il comparto 3 di zona San Giacomo - spiega Gabrielli - vi è da dire che l'eventuale forzatura a mezzo di esproprio per la realizzazione dell'ormai famosa passerella, verrebbe a ridurre di fatto l'area edificabile degli alberghi, delle abitazioni e dei residence i quali si troverebbero penalizzati in fase di applicazione del Piano delle Strutture Ricettive». E sempre relativamente all'area di Via San Giacomo l'assessore provinciale evidenzia che il Comune non ha coinvolto l'unica autorità che può occuparsi della divisione tra proprietà private e zone di competenza demaniale: la Capitaneria di Porto.
C'è poi da dire che il Piano Spiaggia consentirebbe agli chalet ed alle strutture attigue alla spiaggia un aumento di volumetria superiore di 7,4 volte ai dettami del PRG. «L'introduzione dell'indice di utilizzazione fondiaria per il corpo principale pari a 0,185 mq/mq - rileva l'esponente del Pdl - nasconde l'aumento del volume ammesso, facilmente riconoscibile, rispetto a quello stabilito dal Piano Regolatore Generale vigente che è pari ad un indice fondiario 0,1 mc/mq».
Una questione pienamente comprensibile forse solo dagli addetti ai lavori, ma la "sostanza" è chiara come il sole: «E' evidente - valuta Gabrielli - che si è in presenza di una variante di non poco conto al PRG e alle sue previsioni su parte del territorio comunale (litorale marino) tutelato dal Piano Paesistico Ambientale Regionale (PPAR). Si è in presenza non di un piano particolareggiato in attuazione del PRG ma in variante al PRG stesso e come tale deve seguire le procedure amministrative e i riferimenti normativi propri della variante». Le fondamenta giuridiche su cui si basa il Piano Spiaggia sarebbero dunque molto instabili.
Anche il Capogruppo del PRC in Consiglio Regionale Giuliano Brandoni ha questa convinzione. Non a caso lo scorso maggio presentò un'interrogazione sull'argomento. Interrogazione che aspetta ancora di essere discussa. Il consigliere regionale spiega così le motivazioni che lo hanno spinto a sollevare forti dubbi sul documento: «La "rapida" approvazione del Piano Spiaggia del Comune di San Benedetto del Tronto, poco attenta anzi, sembrerebbe, incurante delle norme approvate dal Consiglio regionale a tutela degli arenili e a vantaggio di una corretta attività in aree comunque pubbliche e quindi beni universalmente fruibili, rischia di produrre innanzitutto gravi ritardi agli operatori che da tanto tempo attendevano questo atto».
«Infatti - prosegue l'esponente del PRC - pare poco probabile che la verifica tecnica che gli organismi regionali dovranno compiere sull'atto possa avvallare norme che violano palesemente le norme regionali in materia, che hanno carattere prescrittivo».
In una lettera datata 3 giugno la Regione Marche chiedeva al Comune di inviare ad Ancona tutta la documentazione relativa al Piano Spiaggia. Ma pare che da Viale De Gasperi abbiano fatto "orecchie da mercante", visto che l'ente presieduto da Gian Mario Spacca ha sollecitato, in un'altra lettera datata 14 luglio, l'invio dell'incartamento.
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27/07/2009
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