Cavendish di nuovo ha vinto la volata. Domani 21 maggio è il suo compleanno: nasceva domani nel 1985, nell'isola di Mann, tra Inghilterra e Scozia. Il suo stile di volata è innovativo. Non a caso viene dalla pista,  dove è stato campione del mondo. L'anno scorso due tappe al Giro, quattro tappe al Tour. La rivelazione vera è stata la Milano - Sanremo di quest'anno.

Mark Cavendish rappresenta più di chiunque altro il cambiamento generazionale che sta maturando rapidamente nel mondo ciclistico. E' sicuramente un bene. Non so se siamo di fronte al velocista più forte di tutti i tempi. A 24 anni anche un innovatore dotato fa in tempo a rovinarsi. Di certo unisce potenza irresistibile e allo scatto e tenuta su strada.

La tappa non particolarmente importante è stata percorsa da fughe di corridori fuori dalla classifica in cerca della gloria di un giorno ed anche di traguardi volanti. Inizio veloce: le prime due ore a 46 orari. All'inizio della tappa cadono Leipheimer, Filippo Pozzato e Oscar Gatto. Pozzato paga le escoriazioni con un ritardo nel tratto finale. Gli  altri per oggi nulla.

Nel finale Armstrong corre bene la discesa, poi guida la scia per Di Luca. Alleanza fatta? Potrebbe essere. In fondo al texano conviene un corridore che non ha ambizioni apparenti per il Tour. Basso, Sastre ed altri hanno vinto o sono andati forti al Tour e il confronto potrebbe insidiare non solo il presente, ma il passato illustre e sette volte vittorioso di Armstrong. Ma a parte queste considerazioni, il feeling tra Armstrong e Di Luca è stato sempre reciprocamente affermato e confermato.

Oggi il Giro è passato nei luoghi dove sono nati Girardengo, Gerbi e Coppi. Ora tutti in attesa della cronometro che ci darà un secondo verdetto sul giro dopo la prima settimana e la tappa di Pinerolo. Domani sera, i tempi diranno chi è ancora in corsa per il titolo. Armstrong ha sempre detto che il suo giro sarebbe cominciato domani.

Vedremo se dopo essere stato il moschiettere numero 1 è ancora dei loro o solo un Guascone.