Ancora un risultato di eccellenza ai Campionati Europei di Judo settore Kata per il Judo Cento Torri Ascoli Piceno. Il Maestro Giuseppe de Berardinis, Insegnante Tecnico dell’ A.D. Judo Cento Torri, convocato in Nazionale per la settima volta in coppia con Roberto Paniccià di Porto S. Elpidio, partecipa al quinto Campionato d’Europa di Judo Kata, organizzato dalla Uej, l’Unione Europea Judo, che si è tenuto a Bucarest il 9 e 10 Maggio, ed ottiene per il quinto anno consecutivo un risultato di eccellenza vincendo una meritatissima Medaglia d’Argento.

“Quest’anno - spiega il de Berardinis - causa il riacutizzarsi di un vecchio problema al ginocchio destro che non mi avrebbe permesso di poter eseguire tutta la parte in ginocchio, abbiamo scelto di saltare il Campionato Italiano che si è tenuto a Castiglion Fiorentino lo scorso 22 Marzo, per concentrarci solo per gli europei dove eravamo già convocati in quanto già secondi classificati nel 2008 a Malta.

Fra parentesi, proprio lo scorso Mercoledì 13 ho avuto l’intervento chirurgico al ginocchio destro, già da tempo programmato, presso l’ospedale Civile di Ascoli P. Un grazie quindi allo sforzo combinato di miei amici osteopata, fisioterapista e ortopedico che mi segue da anni, che da Marzo alla gara dello scorso 9 e 10 maggio mi ha permesso di riacquistare una sufficiente mobilità articolare, e malgrado il dolore sono riuscito a portare a termine l’impresa e a conquistare una medaglia che vale almeno il doppio poiché era in forse la mia stessa partecipazione a questa gara.

Anche questa volta poi poteva essere oro, ma non c’è stato, ovviamente accettiamo il risultato senza condividerlo e no comment! Aspettiamo che la neve si sciolga… Per inciso abbiamo partecipato ai primi 5 Campionati Europei di Judo Kata e abbiamo vinto 4 Argenti ed 1 Bronzo mentre abbiamo vinto il titolo Italiano nel 2008,2007, 2006 e 2004. La Nazionale Italiana è ancora la squadra più forte in Europa, nelle due giornate di gara su 5 specialità vince 3 ori e 3 argenti…”.

“A gara praticamente terminata – conclude -, abbiamo anche subito il furto di una spada in legno con relativo pugnale, alla quale ero particolarmente affezionato perché regalo di un mio caro amico giapponese, pezzo unico fatto a mano, dedicato e con relativa custodia che come tutte le altre volte al momento di salire sul podio per la premiazione abbiamo dovuto lasciare in disparte, momentaneamente incustodita”.