La Pro Loco guarda al sociale
San Benedetto del Tronto | La Pro Loco presenta delle nuove partnership con l'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro e con il Punto Giuridico, per delle consulenze legali low-cost. Ivano Pennesi bacchetta il Comune: «Non riconoscendoci fate un danno alla città».
di Marco Braccetti

Un momento della conferenza stampa
La Pro Loco Riviera delle Palme - San Benedetto del Tronto sempre più attenta al sociale ed alle esigenze dei cittadini. Nella mattinata di giovedì 23 aprile sono state presentate alla stampa due nuove partnership allacciate dall'associazione del presidente Marco Calvaresi.
Protagonisti di queste nuove iniziative sono il Punto Giuridico e l'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro. Durante l'incontro con la stampa il presidente onorario Ivano Pennesi ha tirato le orecchie all'Amministrazione Comunale, che ancora non riconosce ufficialmente una realtà destinata a toccare quota 2mila associati.
Ma andiamo per ordine: «Il nostro servizio vuole essere un passepartout per far cadere la barriera tra cittadini ed avvocati», spiega il Dr. Stefano Oriente, segretario del Punto Giuridico che, non a caso, ha come motto: "consulenza legale veloce a prezzi bassi". Un team di professionisti capeggiato dall'Avv. Silvia Vitali è a disposizione per fornire delle risposte su quesiti che riguardano innumerevoli ambiti, il tutto con prezzi davvero concorrenziali (molto spesso meno della metà di un "normale" studio legale).
Ci si può rivolgere al Punto - che ha sede in Viale Cristoforo Colombo 72, zona Porto - per problemi come: risarcimento danni, separazione e divorzio dei coniugi; sanzioni amministrative e del Codice della Strada; assistenza e consulenza per atti di compravendita immobiliare, redazione di perizie sugli immobili; redazione di perizie sui beni ereditari; consulenze e perizie effettuate da esperti in materie assicurative e finanziarie; consulenze e perizie effettuate da esperti in materia fiscale e tributaria. E ancora mobbing; denuncia-querela; diritto della navigazione e portuale; valutazione esistenza requisiti per ammissione al gratuito patrocinio civile e penale; valutazione esistenza requisiti e predisposizione domanda per permesso di soggiorno. I soci della Pro Loco avranno diritto ad uno sconto del 10% su tutti i servizi del Punto.
«In attesa di risposte da parte del Comune abbiamo bussato alla porta della Pro Loco che ci ha accolto di buon grado», afferma Ernesto Strappelli, vicepresidente Anmil. Le due associazione hanno in animo di mettere in campo delle iniziative comuni con lo scopo ultimo di riaprire in Riviera un centro che faccia da ritrovo per gli invalidi del lavoro.
L'ONLUS Anmil (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) è diffusa in modo capillare sul territorio nazionale con sede centrale a Roma, 21 sedi regionali, 103 sezioni provinciali, 200 sottosezioni, 500 tra delegazioni comunali e fiduciariati. L'Associazione assiste e tutela gli invalidi del lavoro da oltre 60 anni promuovendo iniziative tese a migliorare la legislazione in materia di infortuni sul lavoro e di reinserimento lavorativo offrendo alla categoria numerosi servizi di sostegno personalizzati in campo previdenziale ed assistenziale. Inoltre è impegnata a sensibilizzare l'opinione pubblica su questi temi, con particolare riferimento alla prevenzione infortunistica. In tutta Italia gli associati Anmil sono oltre 500mila. Nel Piceno l'associazione vanta 1.500 soci (più di 300 solo a San Benedetto), ed altrettanti sono i soci fermani.
A proposito dei difficili rapporti tra Amministrazione Comunale e Pro Loco - il Comune non ha ancora riconosciuto ufficialmente l'associazione del presidente Calvaresi - Ivano Pennesi va giù duro, sottolineando il fatto che il mancato riconoscimento comporta pesanti danni non solo per la Pro Loco, ma per tutta la città.
I principali nocumenti, secondo il presidente onorario, sono tre. Primo: ora come ora la Pro Loco non può accedere ai finanziamenti regionali: minori entrate per un'associazione gestita da volontari vuol dire minori possibilità di organizzare eventi e manifestazioni, a discapito della città e degli abitanti. Secondo: Se fosse stata riconosciuta, la Pro Loco - attraverso la Protezione Civile - avrebbe potuto assumere dei giovani ragazzi del territorio per svolgere diverse mansioni ed il loro stipendio sarebbe stato garantito dallo Stato. Infine il mancato riconoscimento comunale impedisce all'associazione cittadina di avere un ruolo rilevante all'interno dell'UNPLI, l'organismo che racchiude le Pro Loco di tutta Italia.
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23/04/2009
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