"Si rimane veramente senza parole nell'osservare come il Pd di Folignano metta in atto ogni tentativo per sminuire l'attività amministrativa della giunta Allevi. L'ultima iniziativa qualche giorno fa con lo 'scoop' delle assenze di giunta. Il tentativo di dimostrare l'assenteismo in giunta degli assessori di Folignano è tanto puerile quanto facilmente smontabile. Basta semplicemente elaborare i dati forniti dal partito democratico per verificare le assenze mensili dei singoli assessori". E' veemente la replica dei componenti della giunta del comune di Folignano all'indomani delle accuse pubbliche fatte dal Pd.

Secondo il direttivo del Pd, infatti, "da aprile del 2005, data d'insediamento dell'attuale Giunta, l'assessore Rossi è stato assente a 127 riunioni della Giunta, 77 volte l'assessore Argeo Iachini, 58 volte l'assessore Angelo Casella, 42 volte l'assessore Antonio Castelli, 31 volte il Sindaco Pasquale Allevi e solo 24, si fa per dire, l'assessore Graziano Vannozzi. Particolare attenzione - hanno rincarato la dose - merita la signora Monica Marchetti, attuale Vice Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali, indicata in questi giorni dal dottor Allevi quale candidato sindaco per la nuova lista di centro destra. Ebbene, lei ha totalizzato ben 75 assenze".

"Si accusa che i sette componenti della giunta comunale abbiano effettuato complessivamente 350 assenze in 5 anni. Con un semplice calcolo risulta quindi dimostrabile che mediamente un assessore è mancato a 0,84 riunioni di giunta in un mese, ossia meno di una assenza al mese. Ma andiamo oltre. Si definisce l'assessore Marchetti, che il Pd ha già individuato e designato come candidato Sindaco del centrodestra, campione di assenteismo. Calcolando nella stessa maniera si dimostra che è risultata assente dalle riunioni di giunta 1,25 volte al mese. Poco più di un'assenza al mese - sbottano - Ecco allora il vero scoop - fanno ironia - il Pd di Folignano ha verificato e certificato che ogni assessore di Folignano, Allevi compreso, è mancato mediamente in giunta meno di una volta al mese. Ma insistiamo ancora - ci vanno giù pesanti - valutare la propensione al lavoro di un'assessore solo sul numero di assenze in giunta, peraltro minimo come dimostrato, è una forzatura così evidente che lascia trapelare forse la mancanza di altri argomenti".