Aspettando il Miracolo
San Benedetto del Tronto | Samb sconfitta di misura 1-0. Sprecate dai rossoblu diverse palle gol. Ora c'è anche la paura della retrocessione diretta, con il Venezia che incalza.
di Veleno
Filippo Forò, oggi espulso
Così infiliamo un’altra perla nella lunga collana delle sconfitte. Questa volta con il Ravenna, che naviga nella zona alta della classica ed è in serie positiva. In teoria dovrebbe tritarci data la situazione: depressi, rimaneggiati e un po’ sfigati. Invece non è così. Nel primo tempo le due squadre si fronteggiano a centrocampo senza stuzzicarsi troppo. Partita brutta e frammentaria, ma le migliori palle gol sono della Samb. Al 27° Palladini sfiora il palo con un tiro dal limite. Al 45° Ferrini si trova solo davanti a Brignoli ma il tiro è centrale.
Ma tra le due azioni c’è il gol del Ravenna. Punizione dalla tre quarti per gli ospiti, Zizzari batte immediatamente mentre Moi sta a sentire quello che dice Caccavale intento in una piacevole (forse spiacevole) conversazione con la panchina avversaria. Palla a Curiale che così si trova solo e indisturbato davanti a Marconato e lo supera con un pallonetto.
Mi domando se dei professionisti del pallone possano commettere simili ingenuità. Quello del gol è l’unico tiro in porta, nel primo tempo, del Ravenna. La ripresa è da mal di fegato. Forò fa la meteora: entra al 58° ed è espulso al 66°. Fallo evitabile su Curiale.
A questo punto ti aspetti il crollo della Samb. Invece avviene tutto il contrario. Esce fuori un orgoglio che non ti aspetti. Ma non basta. Le occasioni, anzi le occasionissime di Califano, Pippi, Lanzoni finiscono tutte tra le braccia o sui piedi di Brignoli. Potremmo dire che sia sfortuna, ma potremmo dire anche che mancare tante palle può dipendere da poca tranquillità oppure da una scarsa tecnica di base.
Come al solito, per non buttare a mare tutto quello che di buono (poco) e di generoso (molto) ha fatto oggi la Samb, potremmo dire che ha vinto ai punti... senza prendere punti. Fatto sta che la situazione si fa pesante perché il Venezia (oggi vittorioso) ci sta con il fiato sul collo. Quindi il baratro dell’ultimo posto ci è arrivato sulla punta dei piedi.
Domenica ci aspetta il Monza. Un altro confronto diretto. Magari con la generosità del secondo tempo di oggi e un pizzico di fortuna, chissà se ci esca il miracolo.
Miracolo, e sì, non ci resta che votarci a qualche santo, magari promettendo un pellegrinaggio ad un santuario, come si faceva una volta.
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22/03/2009
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