Mister, due punti persi o un punto guadagnato per quello che si è visto in campo?
"Se guardo la prestazione dei ragazzi, perso che siano due punti persi. Abbiamo avuto più occasioni gol, ma soprattutto mi è piaciuta la personalità con cui abbiamo affrontato la partita. I ragazzi sono stati sempre concentrati. Hanno sempre tenuto il pallino del gioco, hanno creato delle buone occasioni da rete, sono stati sempre lucidi. E' la terza partita che faccio, creiamo molto, ma riusciamo a concretizzare poco, però il fatto che creiamo mi soddisfa. Pian piano troveremo anche l'alchimia per trovare la via del goal. Nel primo tempo abbiamo tre volte la palla per sbloccare il risultato, ma Marconato è stato molto bravo a evitare che la palla finisse in rete".

Si aspettava una Samb di questo genere?
"Mi aspettavo una squadra che voleva assolutamente accorciare le distanze da noi. Oggi gli avversari avevano molta pressione addosso e questo a volte non aiuta ma anzi toglie lucidità. Da queste situazioni può venir fuori o una squadra arrembante o una squadra su cui pesa una grossa responsabiltà e quindi non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Ai miei ragazzi ho chiesto di giocare, di stare organizzati, di saper aspettare e di colpire quando era il momento attraverso il gioco perché sono questi i concetti che ho voluto imprimere alla squadra. Sono proprio soddisfatto della prova dei miei ragazzi. Dobbiamo prima crescere noi, poi vengono gli avversari. Voglio questo tipo di mentalità, perché sono convinto che questa sia una squadra che possa dare molto di più rispetto a quello che ha dato fino ad oggi. Abbiamo dei giocatori interessanti che possono ancora crescere".

L'indifferenza del pubblico nei suoi confronti l'ha amareggiata?
"Assolutamente. L'esperienza di San Benedetto la porto con me, perché è un percorso nuovo della mia carriera da allenatore. La tappa in questa città mi ha insegnato tante cose, la prendo con umiltà. Non si nasce imparati e pian piano si impara il lavoro anche sbagliando. San Benedetto rimane una piazza importante ed essere stato allenatore di questa città anche per poco tempo mi ha dato qualcosa e per tutto questo ringrazio i fratelli Tormenti".