Metropolitana di superficie a Grottammare.. i dubbi di Mariani
Grottammare | In concomitanza al tavolo di consultazione sui trasporti pubblici, l'Arch. Sandro Mariani esprime le sue perplessità in merito realizzazione della metropolitana di superfie a Grottammare che avrebbe come unico possibile passaggio la rete ferroviaria.
di Stefania Serino

Sandro Mariani (foto d'archivio)
"Metropolitana di superficie? ci spieghino come e dove sarà realizzata". All'indomani del tavolo di discussione sul trasporto pubblico tenutosi a Grottammare, piovono alcune perplessità su una delle opere più attese dall'intera provincia, non tanto relative all'opera in sè, quanto alla fattibilità della stessa nel comune di Grottammare.
Sandro Mariani presidente dell'Ordine degli architetti di Ascoli Piceno nonchè rappresentante dell'associazione culturale Grottammare Futura, contesta la scarsa chiarezza da parte delle istituzioni che a tutt'oggi non hanno comunicato chiaramente le modalità di realizzazione di questa grande opera nel comune di Grottammare: "sino ad ora nessuno ha mai spiegato come e dove sarà realizzata la metropolitana di superficie. Se il comune di Ascoli Piceno, la frazione di Porto d'Ascoli e il comune di San Benedetto del Tronto hanno in comune una conformazione territoriale già predisposta alla realizzazione di una linea elettrificata, sebbene vi siano ancora molti aspetti da verificare, Grottammare non ha lo spazio sufficiente per ospitate una linea elettrificata, per cui, presumo, verrà utilizzata la rete ferroviaria".
E qui si insinuano i dubbi di Mariani relativi al rapporto tra il trasporto ferroviario e quello 'metropolitano': "se così fosse - continua - allora mi chiedo quante saranno le corse previste alla luce dei continui passaggi di mezzi ferroviari, in tal senso ho molti dubbi a riguardo".
Insomma un tema di cui tanto si parla ma di cui poco ancora si conosce, questo emerge dalle parole di Mariani il quale ravvede un cambiamento evidente nel territorio piceno a cui non corrisponde a suo avviso una visione a largo raggio da parte delle istituzioni: "il problema è che si continua a discutere singolarmente di progetti che in realtà coinvolgono più enti. Penso ad esempio al 'caso Ballarin', la riqualificazione di quell'area non è interesse esclusivo del comune di San Benedetto del Tronto, bensì un opera che riguarda anche Grottammare e la stessa Provincia, oppure - aggiunge - basta pensare ai 300 disoccupati dalle aziende grottesi, un problema che a mio avviso dovrebbe riguardare l'intera provincia".
Insomma secondo Mariani urge una visione generale del territorio da parte delle istituzioni, se davvero si vuole promuovere lo sviluppo del piceno.
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04/12/2008
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