"Il Circolo AN di Porto d'Ascoli ritiene assolutamente necessario approfondire il tema della sanità locale, soprattutto alla luce della qualità futura che si intende raggiungere. Su questo fronte non c'è chiarezza e pertanto abbiamo ritenuto opportuno sollecitare il Consiglio Comunale al fine di poter approfondire questioni che riguardano direttamente il cittadino utente".

A parlare, o meglio scrivere, è Benito Rossi, presidente del Circolo che ha richiesto la convocazione del Consiglio.
Di Area Vasta si torna di nuovo a parlare, ora tocca a San Benedetto del Tronto. La voce dell'Amministrazione Comunale sambenedettese nel Consiglio Comunale di Ascoli Piceno, avvenuto ieri e convocato in seduta straordinaria sul tema della sanità, non si è fatta sentire a causa di una indisposizione del Sindaco Gaspari che non è stato presente.

E quasi a colmare la mancanza, in arrivo la richiesta dell'esponente di AN di riequilibrare la discussione e portarla nel nostro Municipio.
La necessità, secondo Benito Rossi, è di focalizzare la situazione politico-sanitaria della Zona 12. La riorganizzazione in Area Vasta non avviene all'insegna della chiarezza, e il "destino programmatico della Zona 12" è altrettanto nebuloso.

L'Area Vasta sembra proprio che nessuno sappia definirla bene e infatti Rossi incalza: "Allo stato attuale non c'è chiarezza di cosa sia l'Area Vasta, ma nonostante ciò si proseguono interventi ibridi che fanno riferimento ad una presunta sperimentazione della quale non si conoscono i contorni, ma che è certo non ha portato nessuna utilità, né in termini economici, né in termini gestionali".

La situazione attuale della sanità della Zona 12, stando alle parole del Presidente del Circolo di AN, correrebbe il rischio di un declassamento, a causa dei bilanci delle Amministrazioni sanitarie che in questi anni sono sempre stati condizionati dai paletti posti dalla Regione, bloccando il rilancio tanto atteso.
Questi gli argomenti che devono essere discussi in Consiglio Comunale, una volta accolta la richiesta di Rossi, auspicando che anche questo come quello di Ascoli Piceno sia aperto alla cittadinanza.