Un assaggio di cassa integrazione
Ascoli Piceno | Limportante provvedimento, che va a lenire le sofferenze di tante famiglie proprio alla vigilia del Natale, è stato presentato congiuntamnete da Provincia, INPS e Carisap. Presenti i segretari provinciali UIL, CGIL e CISL, Pacetti, Collina e Angelini.
di Redazione

Massimo Rossi
La Provincia offrirà un piccolo ma significativo aiuto ai lavoratori del territorio provinciale in Cassa integrazione straordinaria (CIGS), per ora alcune centinaia che verosimilmente aumenteranno nei prossimi mesi. A partire già da questo mese di dicembre, infatti, e per una durata sperimentale di sei mesi, attraverso tutti i 43 sportelli della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno operanti nel territorio provinciale (la banca è tesoriere dell’Ente), la Provincia erogherà a ciascun lavoratore che ha diritto alla CGIS la somma di 500 euro mensili a titolo di anticipo delle somme da percepire.
Come ha spiegato il presidente della provincia Massimo Rossi, il problema sta nel fatto che l’intervento di CIGS è disposto con decreto del Ministero del Lavoro al termine di una procedura amministrativa che ha una durata media di 3-4 mesi dalla presentazione della domanda da parte dell’azienda, oltre al tempo necessario affinché l’INPS attivi i pagamenti.
Normalmente l’azienda in crisi anticipa ai lavoratori l’erogazione della Cassa integrazione, rivalendosi poi sull’INPS secondo un meccanismo di conguaglio. Ma quando l’impresa è sottoposta a procedure concorsuali (fallimento, liquidazione coatta amministrativa, etc.), questa anticipazione si rivela nei fatti problematica. Inoltre, a causa della carenza di personale (l’INPS subisce il blocco del turn over del personale a fronte di una miriade di adempimenti da svolgere, tra cui il continuo aggiornamento delle liste dei lavoratori in CGIS) la cadenza con cui l’Inps effettua i pagamenti è di circa 4 mesi.
“In questo modo la Provincia anticipa i fondi relativi alla mensilità di dicembre o, in alcuni casi, anche per due mensilità, sempre nei limiti di 500 euro mensili. Quando si presenterà allo sportello, il lavoratore dovrà poi sottoscrivere un mandato di rappresentanza alla Provincia che dunque sarà autorizzata a riscuotere dall’INPS le somme dovute al lavoratore quanto queste saranno rese disponibili. Se si considera che circa il 45% di tutte le risorse per la cassa integrazione delle Marche vengono impiegate in questa Provincia, ha concluso Rossi, quest’operazione, svolta con grande celerità grazie all’intesa tra noi, l’INPS e la Carisap, era un dovere morale. Puntiamo a far sì che i lavoratori possano presentarsi agli sportelli già da lunedì prossimo”.
“Questo è un intervento da noi sollecitato- ha spiegato Angelini della CISL – e che ha una duplice valenza: dà un po’ di respiro a tante famiglie e avvicina concretamente le istituzioni alle esigenze della gente”. E’ stato Antonio Porto, presidente del comitato provinciale INPS, a ricordare l’impennata della cassa integrazione nel nostro territorio e, contestualmente, la drastica riduzione di personale che negli ultimi anni ha subito la sede provinciale dell’Istituto.
“In questo quadro l’operazione concertata con la Provincia assume un valore fondamentale - ha aggiunto – e la nostra tecnostruttura ha subito aderito alla proposta mettendo a disposizione i suoi dati”. Come hanno specificato il direttore della sede provinciale INPS Giuseppe Giuffrida e il funzionario Lina Maria De Santis, sono circa 400 attualmente i lavoratori che devono riscuotere l’indennità di cassa integrazione. Otto le aziende interessate: TAMY di Fermo; MOKI di Monte Urano; NUOVA ORSA MAGGIORE di Monteleone di Fermo; FOODINVEST VERDE di S. Benedetto del Tronto; L’AQUILONE di Ascoli Piceno; MEKA 2000 di Grottammare; AKEN di Offida; SOPHIA di Altidona. Ma è probabilmente che per altre a gennaio si arrivi alla ammissione alla procedura di CIGS. Anche dalla Cassa di Risparmio è arrivata un’adesione convinta: “E’ un progetto in divenire che CARISAP sostiene con tutta la sua forza sul territorio – ha detto il direttore generale Daniele Mazza – nelle prossime ore saremo impegnati con le strutture tecniche della Provincia per far sì che i lavoratori possano riscuotere gli importi dovuti presso uno qualsiasi dei nostri sportelli prima di Natale”.
Come ha spiegato il presidente della provincia Massimo Rossi, il problema sta nel fatto che l’intervento di CIGS è disposto con decreto del Ministero del Lavoro al termine di una procedura amministrativa che ha una durata media di 3-4 mesi dalla presentazione della domanda da parte dell’azienda, oltre al tempo necessario affinché l’INPS attivi i pagamenti.
Normalmente l’azienda in crisi anticipa ai lavoratori l’erogazione della Cassa integrazione, rivalendosi poi sull’INPS secondo un meccanismo di conguaglio. Ma quando l’impresa è sottoposta a procedure concorsuali (fallimento, liquidazione coatta amministrativa, etc.), questa anticipazione si rivela nei fatti problematica. Inoltre, a causa della carenza di personale (l’INPS subisce il blocco del turn over del personale a fronte di una miriade di adempimenti da svolgere, tra cui il continuo aggiornamento delle liste dei lavoratori in CGIS) la cadenza con cui l’Inps effettua i pagamenti è di circa 4 mesi.
“In questo modo la Provincia anticipa i fondi relativi alla mensilità di dicembre o, in alcuni casi, anche per due mensilità, sempre nei limiti di 500 euro mensili. Quando si presenterà allo sportello, il lavoratore dovrà poi sottoscrivere un mandato di rappresentanza alla Provincia che dunque sarà autorizzata a riscuotere dall’INPS le somme dovute al lavoratore quanto queste saranno rese disponibili. Se si considera che circa il 45% di tutte le risorse per la cassa integrazione delle Marche vengono impiegate in questa Provincia, ha concluso Rossi, quest’operazione, svolta con grande celerità grazie all’intesa tra noi, l’INPS e la Carisap, era un dovere morale. Puntiamo a far sì che i lavoratori possano presentarsi agli sportelli già da lunedì prossimo”.
“Questo è un intervento da noi sollecitato- ha spiegato Angelini della CISL – e che ha una duplice valenza: dà un po’ di respiro a tante famiglie e avvicina concretamente le istituzioni alle esigenze della gente”. E’ stato Antonio Porto, presidente del comitato provinciale INPS, a ricordare l’impennata della cassa integrazione nel nostro territorio e, contestualmente, la drastica riduzione di personale che negli ultimi anni ha subito la sede provinciale dell’Istituto.
“In questo quadro l’operazione concertata con la Provincia assume un valore fondamentale - ha aggiunto – e la nostra tecnostruttura ha subito aderito alla proposta mettendo a disposizione i suoi dati”. Come hanno specificato il direttore della sede provinciale INPS Giuseppe Giuffrida e il funzionario Lina Maria De Santis, sono circa 400 attualmente i lavoratori che devono riscuotere l’indennità di cassa integrazione. Otto le aziende interessate: TAMY di Fermo; MOKI di Monte Urano; NUOVA ORSA MAGGIORE di Monteleone di Fermo; FOODINVEST VERDE di S. Benedetto del Tronto; L’AQUILONE di Ascoli Piceno; MEKA 2000 di Grottammare; AKEN di Offida; SOPHIA di Altidona. Ma è probabilmente che per altre a gennaio si arrivi alla ammissione alla procedura di CIGS. Anche dalla Cassa di Risparmio è arrivata un’adesione convinta: “E’ un progetto in divenire che CARISAP sostiene con tutta la sua forza sul territorio – ha detto il direttore generale Daniele Mazza – nelle prossime ore saremo impegnati con le strutture tecniche della Provincia per far sì che i lavoratori possano riscuotere gli importi dovuti presso uno qualsiasi dei nostri sportelli prima di Natale”.
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