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Gianni Chiodi eletto Presidente della Regione Abruzzo e capo del PdL in Consiglio Regionale.

Teramo | I risultati nelle 4 province. A Chiodi sono andati 295.371 voti, a Costantini 258.199. Chiodi vince con il 48,8%, a Costantini il 42,7%. E' il risultato definitivo. Il Pdl prende 19 seggi più tutto il listino; al Pd vanno 16 seggi. Allarme a sinistra.

di Nicola Facciolini

Gianni Chiodi Presidente d'Abruzzo

Il teramano Gianni Chiodi ha vinto. E' dal 15 dicembre 2008 il Sindaco, il Presidente e il Governatore degli Abruzzesi. I media nazionali e internazionali celebrano Gianni Chiodi che, per volontà degli elettori e grazie alla nuova legge ed allo Statuto regionali, oggi assume sostanzialmente la leadership del Popolo della Libertà, primo partito degli Abruzzesi. Non solo. Ma anche la guida del buon governo d'Abruzzo. Nel solco della nuova stagione riformista inaugurata in Italia dal presidente Silvio Berlusconi e dall'on.

Gianfranco Fini (con la fondazione di Forza Italia e la svolta di Fiuggi, fin dal 1994) che in questi hanno preparato la vittoria del centrodestra, la fondazione del nuovo Pdl e la vittoria del Modello Teramo in Abruzzo grazie agli amici di Alleanza Nazionale. In Abruzzo, terra di un popolo fiero, forte e gentile, insieme al presidente Gianni Chiodi ha vinto il Popolo della Libertà, come ha dichiarato Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori del Pdl.

"Dopo le elezioni del 13 e 14 aprile noi abbiamo creduto nella strada intrapresa e siamo andati avanti. Gli elettori ci hanno premiato, perché il dato che si sta consolidando attesta il Pdl e le liste in transizione verso il Pdl, i cui eletti confluiranno nello stesso gruppo consiliare, attorno al 46%, a fronte del 41,6% delle politiche e del 30% delle scorse elezioni regionali. Chi come il Pd ha scelto di tornare indietro, riproponendo una coalizione rissosa e succube di forze che disprezzano le istituzioni, è stato sonoramente sconfitto. Anche per questa ragione molti elettori del centrosinistra si sono convinti che un buon governo non sia possibile, e hanno preferito non andare a votare. Gianni Chiodi e il Popolo della Libertà li convinceranno del contrario: che un buon governo non solo è possibile, ma consentirà all'Abruzzo di rialzarsi e renderà questa Regione un laboratorio nazionale per tutto il centrodestra".

A spoglio ultimato lunedì notte, Gianni Chiodi della coalizione di centrodestra, ha conquistato la presidenza della Regione con il 48,8%, contro il 42,7% dell'avversario Carlo Costantini. Chiodi ottiene il premio di maggioranza e consente a tutti e 7 i candidati del listino (tra i quali anche il teramano ex vicesindaco Berardo Rabbuffo di An) di entrare in Consiglio regionale. In totale i seggi conquistati in Abruzzo dal Pdl sono 19+8. Per il centrosinistra sono in totale 16 i posti in Consiglio regionale. Il Presidente Teramano, il primo ad essere eletto direttamente dai cittadini elettori abruzzesi e del Pdl in Italia, coglie un significativo successo.

Oltre al Governatore Chiodi, entrano in Consiglio 7 consiglieri: per il Pdl Paolo Gatti (ha superato le 10mila preferenze), Lanfranco Venturoni, Emiliano Di Matteo e Giandonato Morra; per il Pd Claudio Ruffini ed Giuseppe Di Luca, Augusto Di Stanislao per l'Italia dei Valori. Ed ecco la composizione completa del Consiglio regionale d'Abruzzo. Il Presidente Chiodi porta in Consiglio con il suo listino: Chiavaroli, Giuliante, Tagliente, Del Corvo, Rabbuffo, Chiavaroli.

Nella provincia di Pescara:
Febbo, De Fanis, Nasuti, Argiro. Per Rialzati Abruzzo, Prospero. Eletti per l'Idv: Palomba e Paolini. Nel Pd: D'Alessandro, Caramanico. Sinistra: Caporale, per l'Udc, Menna.

Eeletti nella provincia de L'Aquila:
Stati, Di Bastiano e Ricciuti per il Pdl. Di Paolo per Rialzati Abruzzo. De Matteis con MPA. PD: D'Amico, Di Pangrazio. Milano per l'Idv e Terra per l'UDC.

Nella provincia di Chieti:
Pdl con Castiglione, Pagano, Sospiri, Verì. Masci con Rialzati Abruzzo. Sciocco per il PD, Sulpizio per l'Idv, Acerbo per Prc e Saia per i Comunisti italiani.

Accolto da un lungo applauso alle 22.12 di lunedì 15 dicembre 2008, il Presidente Gianni Chiodi entra nella sede elettorale di Teramo, in via Po. E' il presidente della Regione Abruzzo. Ma appena entra nel vortice di telecamere, microfoni e domande dice:"Ragazzi aspettiamo, non è finito niente". E poi domande a raffica, dentro e fuori la conferenza stampa nel gazebo allestito dalla sua organizzazione proprio per l'incontro con i giornalisti.

"Nulla sarà più come prima" - spiega Chiodi. E non solo come nelle ultime legislature ma anche prima. La politica della Regione cambierà perchè saprà mettere in campo forze e capacità che abbiano approcci nuovi, moderni, come è necessario in questa società cambiata. Ha parlato con il presidente Berlusconi, che si è congratulato. Ma non indugia. Di Berlusconi piuttosto sottolinea le capacità, apprezzate "evidentemente da quella maggioranza silenziosa" che in tutti questi mesi di proteste anche di piazza non si è lasciata fuorviare nel giudizio dell'operato.

La sfida più grande è quella che sa di vincere sicuramente: fare restituire fiducia e riportare i cittadini, tra 5 anni, al voto. E' l'unico dispiacere che questa elezione porta, la disaffezione al voto dimostrata dagli abruzzesi.

Assessorato alla sanità: forse non delegherà ma dipenderà dagli impegni istituzionali che si troverà di fronte. Altri assessorati: purtroppo per legge l'80% è vincolato agli eletti "quindi spero che gli abruzzesi abbiano scelto bene". Comincia il discorso ufficiale, gli hanno preparato delle sorprese e, soprattutto, tra pochi minuti c'è il collegamento con "Porta a porta".

Ogni tanto l'accento torna sul 18% recuperato negli anni:"un risultato straordinario - dice - e all'epoca c'erano con noi anche la destra e l'Udc". Costi della politica: diminuirà l'incapacità di prendere decisioni. Cosa cambierà:"Da Topitti a Fioroni...volete mettere"? Altra certezza: sarà il sindaco di tutti gli abruzzesi e poco conta che sia il primo presidente nato a Teramo capoluogo. E ancora: lavoro, lavoro, lavoro..."bisogna rimboccarsi le maniche, non faccio retorica: è così", e leatà, dignità. Lealtà e dignità saranno le caratteristiche di Chiodi nei confronti degli abruzzesi. Stanco, felice, tirato, senza cravatta e con il maglione a rombi. Come tutti i suoi:"...una piccola scaramanzia".

Berlusconi ha chiamato Chiodi. Chiodi non ha chiamato nessuno:"A chi devo telefonare? I miei amici sono tutti qui".

Ecco i risultati definitivi del voto nelle quattro province:
Riepilogo regionale Abruzzo
(1.625 sezioni su 1.625)

Gianni Chiodi 295.371 voti 48,81%, 8 seggi
Liste collegate 256.968 voti 47,36%
Popolo della libertà 190.919 voti 35,18% ,15 seggi
Rialzati Abruzzo 40.256 voti 7,41%, 3 seggi
Movimento per l'autonomia 18.040 voti 3,32%, 1 seggio
Liberal Socialisti 7.753 voti 1,42%

Carlo Costantini 258.199 voti 42,67%, 1 seggio
Liste collegate 242.305 voti 44,65%, 15 seggi

Partito Democratico 106.410 voti 19,61%, 7 seggi
Di Pietro Italia dei Valori 81.557 voti 15,03%, 5 seggi
Rifondazione Comunista 15.435 voti 2,84%, 1 seggio
La Sinistra 12.054 voti 2,22%, 1 seggio
Comunisti Italiani 9.955 voto 1,83%, 1 seggio
Partito Socialista 9.387 voto 1,73%
Democratici per l'Abruzzo 7.507 voti 1,38%

Rodolfo De Laurentiis (Casini-Unione di Centro) 32.604 voti 5,38%
Lista collegata 30.452 voti 5,61%, 2 seggi

Buontempo Teodoro (La Destra) 11.514 voti 1,90%
Lista collegata 9.597 voti 1,76%

Ilaria Del Biondo (Partito Comunista dei Lavoratori) 4.625 voti 0,76%
Lista collegata 2.018 voti 0,37%

Angelo Di Prospero (Per il Bene Comune) 2.791 voti 0,46%
Lista collegata 1.237 voti 0,22%

"In Abruzzo - sostiene Chiodi, commentando il successo - c'è bisogno di una rinascita ed io lavorerò perché questo avvenga. Certamente nulla sarà come in passato. Quello stereotipato del passato, e non solo quello recente, non potrà più esistere. La politica deve essere capace di dirigere la complessità dei fenomeni. La politica non può chiedere la quaresima ai cittadini - ha concluso - e la Pasqua per se stessa". Il suo rivale, Costantini, sottolinea soprattutto "il recupero enorme che la colazione di centro-sinistra ha ottenuto rispetto allo scarto di partenza e il grande successo riscosso dall'Italia dei Valori, un partito che ha moltiplicato per sei il risultato delle passate elezioni".

16/12/2008





        
  



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