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"Rumore insostenibile?"

Grottammare | Lettera aperta di Natalino Mori che, dopo l'ennesima lamentela sul rumore notturno del suo chalet, ribatte a mezzo stampa.

Riceviamo da Natalino Mori direttore di uno stabilimento balneare a Grottammare:

"Sono il direttore di uno stabilimento balneare e in rappresentanza della mia azienda esprimo alcune considerazione di carattere squisitamente imprenditoriale. E' sempre buona regola "lavarsi i panni sporchi in casa", e dare un segnale positivo soprattutto a chi sceglie i nostri lidi per le proprie vacanze o per il proprio intrattenimento.

Ma questo non può significare che per non alimentare la polemica si possa consentire ad alcuno, di inquinare irresponsabilmente la stampa locale con facili denunce di anarchia amministrativa ed imprenditoriale.

Faccio senza dubbio riferimento all'ennesima entrata a gamba tesa del presidente dell'AOT Scartozzi, sul "rumore estivo insostenibile", così come ad altri precedenti interventi.
Premesso che il fatto che tale associazione si sia formalmente e ufficialmente schierata a supporto di una lista elettorale alle ultime amministrative (in buona pace di gran parte dei suoi ignari e incolpevoli associati), se da una parte la rende unica in Italia per la violazione del principio di apoliticità di tutte le associazioni imprenditoriali, dall'altra la dice lunga sulla attendibilità e obiettività delle esternazioni del suo Presidente.

Ma nel merito, ritengo che sia necessario ricordare che a Grottammare si pratica, come si è sempre praticata, una modalità turistica che è quella BALNEARE. Infatti pur investigando nei più attuali manuali e trattati di marketing di settore, fra le modalità turistiche, affianco a quella termale, sciistica, congressuale, ecc, non sono riuscito a scovare quella FAMILIARE, tanto invocata dai paladini della assoluta e insindacabile quiete vacanziera.

Questo per ricordare, che seppur con il dovuto buon senso, non si possono promuovere le proprie strutture per il fatto di essere a 10 metri dal mare e contemporaneamente pretendere di garantire, in modo assoluto e rigoroso, il mantenimento di un silenzio liturgico e appenninico.

Del resto la stessa tradizione turistica di Grottammare è inequivocabilmente legata, come le più importanti e storiche località balneari italiane , alla sua "movida", se non altro per essere stata con il Kursaal già negli anni 60, una delle mete più ambite dai turisti "balneari" e dai cittadini di tutto il territorio vicino.

Si sta vivendo un momento di forte contrazione della spesa in genere e di quella turistica in primis, per cui è necessario riuscire a corredare la propria offerta con un ventaglio sempre più ampio, ma equilibrato, di opportunità per il visitatore, sia quello che pernotta che il turista pendolare.

Dunque proprio nella direzione del buon senso, vanno interpretate iniziative mitigative, come quelle dei "sensibilizzatori (o steward) di strada" e dei cartelli di invito al rispetto delle regole e del sonno altrui, in occasioni di trattenimenti musicali svolti negli chalet.

Tutti hanno potuto apprezzare i nostri sforzi fatti negli anni per coniugare le esigenze dei vicini, alla volontà di offrire opportunità di intrattenimento notturno ai turisti, ai ragazzi della zona e ai tanti pendolari che intendono venire a passare una giornata a Grottammare, e una volta tanto, non andare a completarla in qualche città più o meno vicina.
Ma se al contrario persiste il provocatorio interrogativo "E' cosi che facciamo turismo a Grottammare?", voglio associarmi alla riflessione e aggiungere qualche elemento in più rispetto alle reiterate ma talvolta distratte esternazioni del Presidente :

1) si invoca la destagionalizzazione e si aprono i camping e gli hotel solo a Giugno, chiusi a Pasqua, Settimana della Pentecoste, Primo Maggio, fine Maggio;

2) Si invoca la quiete e si infesta tutto il quartiere per tutta la settimana sin dall'ora di cena con le attività di animazione e intrattenimento interno a camping/hotel, in barba a tutte le regole di impatto acustico;

3) Si invitano gli operatori a fare sistema, ma alle reception si avvisano con minacciosi cartelli i propri clienti, mettendoli in imbarazzo, sulle attività balneari "non collaborative" con la propria struttura ricettiva;

4) Si mantengono strutture alberghiere fatiscenti e ormai desuete in assenza dei minimi requisiti costruttivi. igienici e di sicurezza,

5) Si invoca la ecosostenibilità delle attività turistico/ricreative e si mantengono centinaia di metri di garage con il tetto in eternit (altamente tossico ed inquinante) a pochi metri dalle camere

6) si pubblicizza, nel sito dell'Associazione compreso, l'aria condizionata su tutte le camere pur non avendola;

7) nel 2008, può esistere ancora negli hotel a 3 stelle l'aria condizionata a richiesta?(ma che è ?!?)

8) si denuncia il boicottaggio alla attività promozionale e comunicativa dell'Associazione Operatori Turistici di Grottammare, per via del numero telefonico errato sulle pubblicazioni comunali, ma se un turista riesce a trovarlo e lo formula giusto, la risposta dell'operatore è "Pronto! Cartoleria Studio X, Buongiorno!"

9) si parla di politiche turistiche comprensoriali e si costituisce una associazione albergatori ogni chilometro, magari senza sede e numero di telefono;

10) Si denuncia con una esemplare sensibilità ambientale, la incompatibilità di intrattenimenti musicali con il nostro lungomare, e si sponsorizzano ufficialmete le stesse tipologie di attività, perchè svolte pochi metri più in là, non di fronte al proprio albergo ma a quello di un altro;

11) Si rimarcano gli schiamazzi dei giovani turisti mentre i propri familiari scorrazzano sul lungomare in piena notte con grosse moto smarmittate

12) Si proclama il fatto che i turisti se ne vanno dicendo di non tornare più a Grottammare, in realtà in molti casi non tornano in quella struttura, ma tornano a Grottammare e magari vanno in un hotel ancora più vicino alle fonti di disturbo, ma più fedele alla scheda pubblicizzata!!

Allora di cosa parliamo?? O meglio, di quale anarchia?

Spero che tutti gli imprenditori albergatori, concessionari di spiaggia, ristoratori, affitta camere, valutino la validità di questa linea di continuo conflitto seguita fino ad oggi contro tutti e magari, anche solo per un giorno, vogliano concedersi un occasione di discussione serena, per confrontarsi e concertare soluzioni equilibrate e non condizionate dagli interessi (magari politici) dei propri rappresentanti.
Grottammare, i suoi cittadini e gli operatori non hanno più energie e tempo da disperdere in lotte fra poveri e carte bollate".

12/08/2008





        
  



4+5=

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