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Marcello D'orta allo chalet Malibu per presentare "Nessun porco è signorina”

San Benedetto del Tronto | Dopo vent'anni dall'ultimo successo "Io speriamo che me la cavo", il professore torna con un'altra esilarante raccolta di temi dei suoi alunni.

di Francesca Poli

Domenica 20 luglio alle ore 21,30 presso lo chalet "Malibu", concessione n.100, Marcello d'Orta presenterà il suo libro "Nessun porco è signorina". L'evento è organizzato dalla Confesercenti in collaborazione con la libreria "La Bibliofila". Introdurrà la serata il dottore Ettore Picardi.

Sono passati quasi vent'anni e un po' di generazioni di alunni dal mitico Io speriamo che me la cavo, ma i bambini napoletani non hanno perso un briciolo della loro capacità di far ridere, sorprendere, e ridere ancora un po'.

Questa volta con l'umorismo involontario, la poesia naturale e la fantasia spiazzante che li caratterizza, si sono cimentati sull'argomento "animali", grazie a un progetto che Marcello D'Orta ha realizzato in collaborazione con la Lav (Lega Anti Vivisezione).

Nei loro temi, i ragazzini hanno espresso, a modo loro, tutta la condanna verso chi abbandona i cani per strada (Se si fanno una lastra, esce che non hanno il cuore); o contro certe odiose pratiche come la corrida (Sia il toro che il torero hanno le corne, ma il torero sono invisibili), i combattimenti fra cani (Il pit bull, tante che ne ha passate, che è triste pure se lo porti a Mirabilandia) o la vivisezione (Non ho mai sentito parlare di questa vivisezione, ma a naso è una cosa cattiva).

Spietati contro la caccia (Se mio padre facesse la caccia, vorrei bene solo a mia madre), dimostrano il loro amore verso tutti gli esseri viventi (Io prima di scamazzare una zanzara, gli dico un padrenostro), ma fino a un certo punto (Il capitone nasce numeroso proprio per essere mangiato, mi dispiace per la Lav, ma è così). E fra una notazione storica (Ci fu un impatto tra un meteorite e i dinosauri, e i dinosauri ebbero la peggio) e una naturalistica (Le api, approfittando che i fiori non si possono muovere, li violentano) lasciano uscire qualche giudizio pure sulla loro città: A Pozzuoli già sono scemi gli uomini, figuriamoci gli animali.

18/07/2008





        
  



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