La tradizione di "San Grulià" continua
Grottammare | Complice una stupenda giornata di sole, la domenica dopo Pasqua ha fatto registrare il tutto esaurito all'Oasi di S. Maria dei per la tradizionale Festa di S. Aureliano.

Una veduta notturna di Grottammare (Foto d'archivio)
La festa è iniziata con i tantissimi concorrenti alla gara nazionale di Mountainbyke, un po' insonnoliti a causa dell'entrata dell'ora legale, che hanno colorato lo splendido percorso che si snodava tra l'Oasi, il vecchio incasato e il centro di Grottammare.
Nel settore delle mountainbyke la gara di S.Aureliano è rinomata come una tra le più belle e panoramiche d'Italia. Basti pensare che ogni anno arrivano ciclisti dal Trentino e in particolare dal Lago di Garda in camper.Nella piazza risuonavano le grida dei giocatori alle uova a scoccetta mentre nell'aria si alzavano i primi odori delle specialità gastronomiche degli stands e delle bancarelle.
Nello splendido loggiato tanti visitatori per la mostra in ricordo Luciano Mascitti, ben organizzata dal suo grande amico (anch'esso pittore) Patrizio Moscardelli e dalla sorella Maria Mascitti.
All'ora di pranzo l'immancabile scampagnata nei prati e nel bosco all'interno dell'oasi. Nel pomeriggio la vedetta picena è stata presa d'assalto da migliaia di persone che si sono divertite con il RADUNO DELLE CINQUECENTO a cura de LA MANOVELLA DEL FERMANO e splendidamente organizzata da Piero Domizi, con i vari giochi popolari e con la musica de I MEDIA SOUND e la simpatia dei COMPARI DI CAMPAGNA.
L'apoteosi con l'esibizione di LANDO E DINO che hanno letteralmente fatto sbellicare dalle risate tutti i presenti con le loro mitiche barzellette in dialetto maceratese.A chiusura della riuscitissima festa la bellissima "Rassegna delle corali per la Pasqua" tenutasi nella chiesa S.Maria dei monti con le corali SISTO V di Grottammare e la TEBALDINI di S.Benedetto del Tronto.
Veramente soddisfatto il comitato organizzatore che tra mille sacrifici tiene viva una delle tradizioni più sentite della zona collocata in uno scenario stupendo e che come un vecchio detto grottammarese recita " salire all'Oasi nella domenica successiva alla Pasqua mette in pace lo spirito, l'anima e pure .. lo stomaco".
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04/04/2008
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Betto Liberati