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Evento editoriale dell’anno. “Il Criticone” tradotto in italiano corrente dal prof. E.S. Serpentini.

Teramo | “Il Criticone” di Baltasar Gracian y Morales, tra alcuni giorni nelle librerie in 999 esemplari. Un omaggio della Città di Teramo alla letteratura spagnola e mondiale. Non è da escludere un gemellaggio tra Teramo e la città natale di Baltasar.

di Nicola Facciolini

"Il Criticone" in italiano corrente. Grazie al prof. Elso Simone Serpentini.

Oggi possiamo leggere in italiano corrente "Il Criticone" di Baltasar Gracian y Morales. Traduzione curata sapientemente dalla penna e dall'estro del prof. Elso Simone Serpentini, noto intellettuale aprutino. Gesuita e grande trattatista letterario, Baltasar Gracian y Morales fu una delle figure di spicco del Seicento spagnolo. Intellettuale rigoroso e al contempo vivace, si scontrò sovente con i superiori della Compagnia, dalla quale tuttavia non si staccò mai.

Tra le sue opere vanno ricordate: L'eroe, Il saggio, L'acutezza e l'arte dell'ingegno, e Il Criticone la cui traduzione in italiano corrente è sicuramente un gradito omaggio di Teramo alla Spagna "pre-Zapatero", un evento editoriale che la Città di Teramo offre alla letteratura italiana e mondiale.

Un evento culturale di interesse internazionale. E l'amministrazione comunale di Teramo, nella persona del Sindaco Gianni Chiodi, ha immediatamente intuito, elaborato, proposto e contributo alla realizzazione della prima traduzione moderna de "Il Criticone" di Baltasar Gracian. L'opera è una pietra miliare della letteratura spagnola, equiparabile, per diffusione e spessore culturale, ai più alti libri della letteratura italiana, quelli che non possono mancano nelle biblioteche di ogni casa e città. Stampato da Artèmia edizioni in elegante rilegatura e in un numero limitato di copie (999), il volume è curato, nella traduzione, da Elso Simone Serpentini.

Il Sindaco Gianni Chiodi, l'assessore alla Cultura Mauro Di Dalmazio e lo Serpentini, hanno presentato alla stampa il lavoro, anticipando la presentazione vera e propria che avverrà entro il mese di Aprile nel corso di un evento-convegno in collaborazione con l'Università di Teramo. "Il criticone " è comparabile per qualità e importanza, al Don Chisciotte di Miguel Cervantes. L'autore, Baltasar Gracian y Morales, è considerato uno dei grandi moralisti spagnoli e tra i massimi prosatori dello stile barocco conosciuto come concettismo, basato su frasi brevi, nel quale domina il gioco di parole.

Il Criticone (opera la cui realizzazione completa si è sviluppa dal 1651 al 1657), epopea a carattere allegorico, vede i due protagonisti, mentore e discepolo che rappresentano l'uno la ragione e l'altro l'istinto, compiere una serie di peregrinazioni, le cui tappe corrispondono alle diverse fasi della vita. E se è importante il valore letterario e culturale del lavoro, significativo è pure il ruolo assunto dall'Amministrazione comunale di Teramo che ha mostrato come sia possibile uscire dai canali in cui si dispiega abitualmente l'attività pubblica, creando al contempo una iniziativa dagli innegabili risvolti nazionali.

Baltasar Gracián y Morales, Belmonte de Calatayud 1601 - Tarragona 1658), scrittore spagnolo, è considerato l'ultimo, e forse il più grande, dei moralisti spagnoli e, insieme con Francisco de Quevedo, il massimo prosatore dello stile barocco conosciuto come concettismo. Dopo aver studiato a Toledo entrò nella Compagnia di Gesù e insegnò nei collegi di Calatayud, Saragozza e Tarragona, mentre a Madrid divenne un predicatore famoso. Benché ammonito dai superiori per aver pubblicato senza autorizzazione, nel 1653, il secondo volume di Il criticone, nel 1655 ne diede alle stampe il terzo, decisione che gli procurò il sequestro di tutti i suoi manoscritti e il divieto tassativo di scrivere.

Il criticone (il primo volume apparve nel 1651) si può considerare un'epopea a carattere allegorico, in cui i protagonisti, mentore e discepolo, che rappresentano l'uno la ragione e l'altro l'istinto, compiono una serie di peregrinazioni le cui tappe corrispondono alle diverse fasi della vita. Non è da escludere un gemellaggio tra Teramo e la città natale di Baltasar.

03/04/2008





        
  



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