Alla ri-scoperta della pesca oceanica
San Benedetto del Tronto | Ecco la mostra sulle rotte della pesca oceanica che si aprirà sabato 3 maggio alla Palazzina. Visibili gli strumenti della vita di tutti i giorni dei marinai. Lina Lazzari: "E' una mostra che parte dal basso per raccontare una grande epopea moderna".
di Marco Braccetti

Un momento della conferenza stampa di presentazione della mostra
Prima che in città si affermasse il turismo e qualsiasi altra attività produttiva il nome di San Benedetto del Tronto era già conosciuto nel mondo grazie alla pesca oceanica ed ai suoi protagonisti. Pochi fattori come la grande pesca degli anni '50 e '60 hanno contribuito allo sviluppo socioeconomico - ma anche urbanistico - della Riviera delle Palme.
"Ciò nonostante la città non ha ancora riflettuto su tale importante fenomeno - afferma Lina Lazzari - Ci auguriamo che la mostra serva soprattutto a questo". La mostra alla quale fa riferimento la Consigliera Comunale è Le rotte della pesca oceanica, sarà inaugurata il 3 maggio alla Palazzina Azzurra (ore 17.00) e vi rimarrà fino al 21 dello stesso mese. Il giorno dell'inaugurazione sarà animato dai bambini della Scuola Elementare Zona Nord che, guidati dall'insegnante Silvana Guardiani, realizzeranno una presentazione a sorpresa.
Nell'allestimento curato dall'arch. Carla Moretti troveranno collocazione gli strumenti del lavoro di tutti i giorni dei marinai: diari di bordo, carte nautiche, piani di pesca, reti, ecc. Faranno bella mostra di sé un folto numero di fotografie e video realizzati dagli stessi marittimi imbarcati nei lunghi viaggio di pesca atlantica. Tale prezioso materiale è stato fornito dai vecchi lupi di mare che molto spesso conservano in casa i cimeli delle loro imprese marittime. Ci sarà anche un grande planisfero dove saranno indicate le centinaia di località del mondo toccate dai marinai sambenedettesi.
"Un patrimonio di storia e di conoscenza davvero inestimabile che meriterebbe uno spazio fisso - sostiene il prof. Tito Pasqualetti - So che è difficilissimo istituire un nuovo museo ma la pesca oceanica, vista l'importanza che ha avuto per San Benedetto, meriterebbe una maggiore considerazione". Va' infatti detto che la flottiglia oceanica sambenedettese, con ben 60 imbarcazioni, rappresentava i 2/3 dell'intera flottiglia nazionale.
La mostra si avvale della competenza degli storici locali Gabriele Cavezzi ed Ugo Marinangeli, ma soprattutto nasce dalle esperienze di vita vissuta di tanti ex marinai come Nicola Romani, Giovanni Battista Crescenzi e Pasquale Pignati dell'Associazione Pescatori di San Benedetto che hanno già dato la loro disponibilità a fare da guide ai ragazzi delle scuole.
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28/04/2008
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