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Operazioni di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza nel Teramano.

Sant'Egidio alla Vibrata | Blitz delle Fiamme Gialle in Val Vibrata: sequestrata un’area di 2500 metri quadri, una denuncia. Contro le “stragi del sabato sera” si mobilitano i carabinieri: denunce ed arresti. Quattro arresti della Polizia di Stato.

di Nicola Facciolini

Una splendida operazione di polizia giudiziaria in difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini, è stata messa a segno dalle Fiamme Gialle di Teramo e Nereto che hanno sottoposto a sequestro nel comune di Sant'Egidio alla Vibrata (Te) un'area di 2500 metri quadri, tre automezzi, due autoveicoli, dieci containers e circa 800 metri cubi di rifiuti speciali con la denuncia di un responsabile.

Blitz reso possibile grazie alla preziosa collaborazione della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Pescara nell'ambito dei controlli in materia di tutela ambientale svolti su tutto il territorio abruzzese. Siti difficilmente rilevabili dal basso ma facili "prede" dell'elicottero NH500 della Guardia di Finanza: obiettivi che non sfuggono agli equipaggi di volo delle Fiamme Gialle abruzzesi ed aprutine.

Le indagini, coordinate e dirette dal Col. Paolo Ventura, comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Pescara, hanno permesso di individuare un'area del comune vibratiano, "all'interno della quale erano presenti grossi quantitativi di rifiuti, anche di natura pericolosa - specifica la nota ufficiale delle Fiamme Gialle - in parte stoccati direttamente sul terreno senza alcuna forma di protezione per l'ambiente, altri all'interno di  vari containers".

Tutta la documentazione acquisita è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo. L'operazione di servizio e tutela ambientale è stata resa possibile grazie all'intraprendenza investigativa dei finanzieri che, facendo leva sulla propria esperienza di settore, hanno contronuito a interrompere "il protrarsi di un danno ambientale di notevole rilevanza". L'attività di polizia giudiziaria eseguita assolve ad un duplice impegno operativo, per cui rientra in un ampio programma di controlli derivanti sia da un Protocollo d'Intesa formalizzato con la Regione Abruzzo, per il monitoraggio su tutto il territorio delle  varie fonti di inquinamento, sia in attuazione con precisi accordi e direttive nell'ambito del Comitato Operativo Inquinamento Fluviale, presieduto e promosso dal Prefetto di Teramo.

I Carabinieri della Compagnia di Teramo hanno svolto specifici servizi di controllo alla circolazione stradale finalizzati a contrastare il fenomeno delle "stragi del sabato sera". I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno denunciato sei persone per guida in stato di ebbrezza alcolica, una segnalata per uso personale di sostanze stupefacenti ed un'altra per porto ingiustificato di un coltello a serramanico. Le sei persone denunciate per guida in stato di ebbrezza , tutti uomini, sono state fermate e controllate alla guida delle loro autovetture, tre nel centro cittadino, due a S. Nicolò a Tordino ed una a Montorio al Vomano e, conclusi i previsti accertamenti tecnici, è stata a loro ritirata la patente di guida.

Nella frazione teramana di San Nicolò a Tordino un 37enne della provincia di Teramo è stato trovato in possesso di gr. 0,25 di eroina, sottoposta a sequestro, mentre dei pressi del S.E.R.T. un ragazzo di Teramo è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. I poliziotti della caserma "Passamonti" di Teramo, nell'alba azzurra post "elettorale", alle ore 4 del mattino, hanno tratto in arresto quattro persone, identificate per: D.R.A., trentenne di Teramo, C.V., ventiduenne, sempre teramano, C.A., di uguale età e G.G. trentaduenne di Mosciano S.Angelo, con l'accusa di danneggiamento aggravato, lesioni personali e violenza privata aggravata.

Gli agenti avevano poco prima ricevuto al 113 una  segnalazione di un'aggressione in atto all'interno del locale notturno "Manhattan" di Val Vomano di Penna S.Andrea. All'arrivo, i poliziotti notavano quattro persone allontanarsi velocemente nel buio e, proprio per tal motivo, li bloccavano immediatamente, trattenendoli fino al chiarimento dei fatti accaduti. All'interno del locale, i poliziotti trovavano alcune persone, tra cui il titolare, in evidente stato di agitazione: l'immediata visione della telecamera a circuito chiuso faceva ricostruire, unitamente alla descrizione dei presenti, quanto realmente accaduto pochi minuti prima.

Secondo la ricostruzione fornita dalla Polizia di Stato, "alle ore 3.45, il titolare avvertiva il suono della porta d'ingresso del locale e, mentre comunicava ai due avventori presenti che ormai l'esercizio era chiuso, sopraggiungevano altri due giovani che bloccavano subito la porta, in modo tale da non permetterne la chiusura. Nasceva, quindi, una violenta discussione in cui, oltre al titolare, si inseriva il barista per cercare di trattenere i quattro che, ormai, erano entrati nel locale. Si creava così una situazione di grave tensione tanto che i quattro si scagliavano contro il barista, per prima, dopo averlo più volte minacciato perché intervenuto nella discussione. Lo stesso veniva così colpito violentemente, con pugni e calci.

Il fragore attirava nel locale alcune altre persone presenti nelle vicine camere di servizio, tra cui una giovane straniera che, dopo essere stata colpita con pugni al volto e alla spalla, riusciva a fuggire all'esterno del locale ed avvisare così il 113 di quanto stava accadendo". Lo scorso  15 aprile 2008, alle ore 18 circa, in Teramo, nella frazione San Nicolò a Tordino, i Carabinieri dell'aliquota operativa, in collaborazione con il Nucleo Cinofili della Regione Carabinieri Abruzzo di Chieti e quelli della Stazione di San Nicolò a Tordino, nel corso di un mirato servizio dedicato alla prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti, hanno bloccato un 38enne di L'Aquila, rinvenendogli addosso gr. 1,583 di eroina che avrebbe appena acquistato presso l'abitazione di N.E., 40 enne e della convivente P.T. 42 enne entrambi di Teramo e residenti nella frazione aprutina.

La successiva perquisizione domiciliare, effettuata con l'ausilio dell'unità cinofila antidroga del Nucleo di Chieti, consentiva rinvenire del materiale per il confezionamento dello stupefacente e la somma contante euro 415, ritenuta provento di spaccio, tutto sottoposto a sequestro. I signori N.E e P.T. venivano tratti in arresto per spaccio sostanze stupefacenti ed associati la locale casa circondariale, mentre l'acquirente veniva segnalato per uso personale all'Ufficio Territoriale del Governo di L'Aquila.

16/04/2008





        
  



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