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"Nati sotto contraria stella" stupisce Grottammare

Grottammare | Lo spettacolo di Leo Muscato diverte e commuove, fantastica serata al teatro delle energie con una rappresentazione sicuramente particolare ma geniale.

di Andrea Castelli

E' andato in scena ieri sera al teatro delle energie di Grottammare, "Romeo e Giulietta, Nati sotto contraria stella".
Spettacolo in cartellone per la stagione teatrale e che sicuramente si è rivelata uno straordinario successo.

Ma andiamo per ordine.
Per il quarto anno consecutivo questa compagnia porta nei teatri di tutta Italia questo "particolare" spettacolo diretto e creato da Leo Muscato, ovviamente ispirato al dramma shakesperiano, e per il quarto anno conscecutivo sicuramente diverte, convince e, perché no, emoziona ( è pur sempre Romeo e Giulietta).

Chi scrive aveva già avuto la fortuna di assistere a questo spettacolo due anni fa e, forse tra qualche dubbio, ma per lo più mosso da un frenetico desiderio di rivederlo, è rimasto stupito da vari aspetti dello spettacolo proposto ieri sera a Grottammare.
Spettacolo assolutamente coerente e identico, apparte l'assenza dello straordinario Ernesto Mahieux, sostituito da un capace Riccardo Zinna, che pero sicuramente qualche piccola modifica e forzatura nelle sue parti rispetto al copione originale, l'ha portata, nonostante la sua spiccata napoletanità, come Maiheux.

Ma a parte il mio occhio viziato, quasi naturale avendo gia visto e adorato questa rappresentazione, passerò a raccontarla, o perlomeno a raccontare come sei attori e un musicista hanno attirato l'atenzione del pubblico per due ore, storpiando, anzi "massacrando" la storia di Romeo e Giulietta.

Proprio massacrare infatti è la parola più presente nel preambolo dell'opera, dove gli attori della fantomatica compagnia descrivono la loro propensione a massacrare storie, e a come lo farebbero in ogni caso se gli venisse impedito.
E allora la compagnia di disperati, in una sorta di metateatro, inizia a rappresentare la storia dei due amanti sventurati, con mezzi rudimentali come bidoni, bastoni e tende-stracci, costruiscono una grezza ma fantastica scenografia, continuamente modificata proprio dagli attori in scena.

E proprio nell'autentico spirito Elisabettiano, gli attori sono tutti uomini, che per l'occasione si travestono in maniera piuttosto ironicamente imbarazzante e allegramente grottesca, nelle donne che si avvicendano nel corso dell'opera.

E allora il bravo Paolo Bessegato diviene la balia, il fantastico Ruggero Dondi diventa Giulietta, personaggio triste e pirandelliano, divertente nel suo essere improbabile, con un tutù da ballerina, alette da recita delle elementari e l'immancabile ombrellino rosso che sarà una parte importante per tutta la durata dello spettacolo. Poi Madonna Capuleti, parte che fu di Mahieux, ed ora di Zinna, forse meno divertente rispetto al precedente, sicuramente modificata, anche per la diversa statura dei due attori (la bassa statura di Mahieux regalava esilaranti battute sulla bassezza della mamma di Giulietta).

E sul palco la collaborazione, o la non-collaborazione tra gli attori di questa improbabile compagnia, dove forse sono proprio loro i "nati sotto contraria stella", regala momenti di risate, tenerezza, sarcasmo, e anche commozione.
Tra una mania di protagonismo e offese tra di loro sul palco, lo spettacolo inizia spumeggiante rivolgendo la propria ala verso la commedia più pura, strappando applausi e sorrisi in maniera continua, divenendo poi, sempre più malinconica e "seria", pur non perdendo mai la propria vena ironica di fondo.

Una tragedia comica che si tramuta gradualmente in una commedia tragica, sempre in maniera genialmente equilibrata, e riuscendo, e questo è il compito più arduo di uno spettacolo del genere (anzi di questo spettacolo, poiché del genere non se ne trovano parecchi.sfortunatamente), a nn disgustare lo spettatore per la violenza compiuta ad un classico del genere, anzi a costringere anche il più esigente e conservatore, al divertimento e all'accettazione di questa versione nella versione del capolavoro shakespeariano.

La fantastica creazione di Leo Muscato interpretata magistralmente dagli attori Ruggero Dondi, Paolo Bassegato, Salvatore Landolina ( nei panni di Romeo), Riccardo Zinna, Marco Gobetti e Giordano Mancioppi, accompagnati durante tutto lo spettacolo da una colonna sonora suionata in diretta e dal vivo dal valido Alessandro Grazian, che ha allietato con brani originali e non, cantando e suonando chitarre, banjo e cassa.

Teatro tutto esaurito, pubblico soddisfatto per l'ennesima rappresentazione valida, anzi in questo caso più che valida, della stagione teatrale.
E vari minuti di applausi a coronare una serata che sicuramente per molti sarà stata se non speciale, particolare, e sicuramente "nata non sotto contraria stella".

23/02/2008





        
  



3+2=
un momento dello spettacolo

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