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La SCF replica all'appello di non pagare fatto dalla Fiepet Confesercenti provinciale

San Benedetto del Tronto | Alcune precisazioni erano necessarie, secondo la Società Consortile Fonografici, dopo aver appreso che si invitavano i titolari di bar ristoranti e alberghi a non pagare subito quanto dovuto alla SCF.

di Redazione

Pubblichiamo la lettera giunta dall'Ufficio Comunicazione della SCF (Società Consortile Fonografici) per conto del Presidente Gianluigi Chiodaroli, in riferimento all'articolo apparso sul ilQuotidiano.it, dedicato al tema del pagamento dei diritti per l'utilizzo di musica nei bar, ristoranti, alberghi,contenente le affermazioni del segretario provinciale di Fiepet Confesercenti nei confronti della SCF. Necessarie, per la società, alcune precisazioni. 

"SCF intende innanzitutto chiarire alcuni aspetti relativi alle norme che regolano la diffusione di musica registrata all'interno dei pubblici esercizi.

La musica è un bene tutelato dalla legge. Le direttive dell'Unione Europea e la legge sul diritto d'autore riconoscono e tutelano non solo i diritti degli autori che compongono i brani (gestiti da Siae), ma anche i diritti dei produttori e degli artisti che realizzano le registrazioni discografiche.

In Italia gran parte delle case discografiche esercita tali diritti tramite SCF Società Consortile Fonografici, consorzio composto da più di 240 imprese, che raccoglie i compensi relativi all'utilizzo in pubblico del repertorio musicale nazionale e internazionale.

Il pagamento a SCF non è una tassa, come affermato dal segretario provinciale di Fiepet Confesercenti: si tratta infatti della remunerazione per la creatività e il lavoro di discografici e artisti.
Il ruolo istituzionale di SCF, quale società di collecting in materia di diritti discografici, è stato pienamente riconfermato anche negli ultimi anni dalla giurisprudenza; sin dal 2004 il Tribunale di Treviso si è pronunciato nei confronti di Benetton Retail condannando la catena di negozi citata per ‘non aver corrisposto' i compensi derivanti dalla trasmissione di musica registrata nei propri punti vendita.
Recentemente, inoltre, la stessa Corte di Cassazione ha ribadito che i diritti spettanti a produttori ed artisti sono autonomi rispetto a quelli degli autori di composizioni musicali e la loro gestione non è attribuita per legge alla competenza esclusiva della SIAE, ma è lasciata ai produttori discografici piena libertà di scegliere se affidarne la gestione a SCF.
Entrambe le sentenze sono disponibili sul nostro sito web: www.scfitalia.it.

SCF intende precisare che il pagamento dei diritti discografici è dovuto dal singolo pubblico esercizio, indipendentemente da accordi con associazioni di categoria. La misura del compenso richiesto tiene conto di quanto concordato con molte associazioni di categoria largamente rappresentative del settore del commercio, che hanno scelto di stipulare con SCF convenzioni vantaggiose a favore dei propri associati. Citiamo, tra i tanti, gli accordi con la stessa Confcommercio, CEI (Conferenza Episcopale Italiana), Federdistribuzione, Federmoda, Confcooperative, Federalberghi, Confindustria Alberghi, AICA, Camera Nazionale della Moda.

SCF è inoltre attiva da tempo sul versante, importante, della comunicazione. Nell'ambito del 2007 sono state intensificate le azioni con l'obiettivo di responsabilizzare gli operatori che diffondono musica nei propri esercizi, incoraggiandoli a regolarizzare spontaneamente la propria posizione.
Spot radiofonici, pagine pubblicitarie sulle riviste specializzate legate al mondo dei pubblici esercizi, ‘lettere aperte' e interviste pubblicate sui principali quotidiani nazionali, sono le iniziative che hanno supportato l'azione di direct mailing mirato, indirizzato agli esercizi commerciali che diffondono musica nei propri locali, con l'obiettivo di offrire informazioni su quello che, di fatto, è un compenso legittimo, previsto per legge.

Di certo, i temi qui trattati meriterebbero un maggiore approfondimento. A tal proposito vi segnaliamo la disponibilità della SCF per un confronto di opinioni".

20/02/2008





        
  



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