Cambiano le Amministrazioni ma il metodo ed il risultato rimane sempre lo stesso e per l'ennesima volta l'Organismo di Partecipazione viene messo da parte.
La politica, ha ritenuto opportuno che il difensore civico sia ancora una di quelle figure che fanno parte integrante di quella politica-partitica che non vuole cambiare, anzi cambia solo con parole e non con i fatti, senza comprendere che quella del difensore civico era e rimane una grande occasione per avvicinare la stessa politica ai cittadini.

Torna chiaro e limpido credere che la partecipazione attiva genera seccature, perchè infastidisce quegli accordi che le stanze della politica producono.
Sono stati necessari sei mesi e cinque consigli comunali per arrivare alla nomina del nuovo difensore civico per la nostra città; sei mesi e cinque consigli comunale per non raggiungere una unanimità o una larga maggioranza di consensi ed ancora sei mesi e cinque consigli comunali per raggiungere una risicata maggioranza, pari a 19 voti, per nominare il nuovo difensore civico, non era mai accaduta prima.

Senza nulla togliere alla professionista designata, alla quale vanno i più sinceri auguri per un proficuo mandato a servizio della città ed alla quale riconosciamo, come già precedentemente ribadito, quella autorevolezza professionale, restiamo fortemente delusi ed oltremodo amareggiati per come sia avvenuta la nomina.

Abbiamo deciso di continuare con umilta' ed a testa bassa per onorare e perseguire gli impegni assunti perchè solo attraverso la condivisione di importanti e nuovi progetti, come quelli che l'Organismo di partecipazione ha già messo in cantiere grazie al contributo che sta arrivando dagli incontri programmati con le varie realtà associative, si possa ancora parlare di senso etico e servizio civico delle persone il cui fine ultimo è quello di perseguire l'interesse della collettività.

Nel rappresentare l'Organismo di partecipazione abbiamo sempre creduto che la dicitura descritta nello Statuto Comunale e cioè che - la proposta, da parte dell'Organismo di Partecipazione, non è da ritenersi vincolante ai fini del Consiglio Comunale - è, e rimane intesa come spiraglio di condivisione dei nominativi indicati, perché si è certi e sicuri del lavoro svolto e profuso dall'Organismo e non semplice atto dovuto.

Si resta fermi e basiti, nel momento in cui il potere di scegliere si basa solo sui numeri e soprattutto i numeri garantiscono quelle scelte importanti per la partecipazione attiva della cittadinanza.

Non tener conto, ancora una volta, di quello che il volontariato e la partecipazione attiva della cittadinanza esprime sarebbe uno sbaglio e per il bene della collettività speriamo che non si torni a farlo di nuovo.

L'Organismo di Partecipazione