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Evoluzione e risoluzione della “crisi” della Giunta Chiodi. Riflessioni a freddo.

Teramo | Che ci siano sfuggiti i rintocchi della Mezzanotte? Pace fatta tra Alleanza Nazionale e il Sindaco di Teramo Giovanni Chiodi. Resta il “nodo” tra Forza Italia che ha confermato la fiducia al Primo Cittadino, ed An.

di Nicola Facciolini

Dove eravamo rimasti? Che ci siano sfuggiti i rintocchi della Mezzanotte? La neve si è quasi sciolta del tutto a Teramo, grazie alla piogge di queste ultime ore e, soprattutto, al rialzo della temperatura.

A Teramo ci apprestiamo a celebrare al Duomo la festa del nostro Santo Patrono, il vescovo Berardo da Pagliara, come ogni 19 dicembre (ore 10 e ore 18). Ma stavolta il buon bicchiere di brandy non sarà sufficiente a schiarire le idee ai teramani. Le fibrillazioni del centrodestra non ingannino i cittadini elettori perché il nostro Sindaco è un decisionista convinto e non basterà certo un comunicato stampa a risolvere la questione.

Da quanto si apprende da fonti non ufficiali nel pomeriggio di lunedì scorso i vertici di An, con l’on. Carla Castellani e l’avv. Giandonato Morra (coordinatore provinciale di An) avrebbero fatto visita al Sindaco di Teramo Gianni Chiodi, uomo delle Istituzioni e non della politica, per mettere la parola fine alla crisi che ha colpito la Giunta.

“Ci sono tutte le condizioni per lavorare molto bene – avrebbe dichiarato il Sindaco dopo l’incontro – e non ci sarà alcun rimpasto di Giunta. Un Governo stabile è la condizione necessaria anche se non sufficiente per andare avanti. Questa compattezza – assicura Chiodi – continua ad esserci”.

Ma i teramani, digiuni di machiavelliche velleità del politichese chiacchierato, si domandano: il consigliere comunale Piero Romanelli ha agito perché spinto dai colleghi di partito (An) a livello nazionale o con la sua esternazione “locale” sulla Team ha colto la palla al balzo per fare uno “scherzetto” ad alcuni esponenti di An? Secondo l’on Castellani, “ogni consigliere comunale autonomamente può fare delle critiche alla maggioranza. Al consigliere Romanelli saranno date spiegazioni e precisazioni dalla TeAm e quindi di crisi non si può parlare. Bisogna recuperare una maggiore collegialità – sottolinea la Castellani – affinché il lavoro di Giunta venga affrontato attraverso una maggiore collaborazione”. Finalmente! Giandonato Morra pare dimostrare realisticamente più ironia nel buttare neve sul fuoco.

“Non ci sono dissidi fra An e Forza Italia, siamo tutti uomini e ci può essere qualche equivoco. Abbiamo semplicemente voluto fare un regalo di Natale ad una minoranza silente”. Quanto ai rapporti attuali fra Chiodi e Romanelli, “idilliaci” li giudica Chiodi, “come lo sono stati sempre, fin dal 1999”. Che cosa abbiamo capito? Nulla. Onestamente, nulla. E’ difficile, sulla base dei pochi dati disponibili, riflettere sulle vicende ultime di Palazzo di Città.

Giovedì scorso, in quella che sembrava una scontata seduta consiliare riservata alle Interrogazioni, Piero Romanelli aveva lasciato intendere ben altro. Quasi una dichiarazione di guerra dal passato! Tra lo stupore generale della maggioranza di centrodestra. Oggi vogliono far passare l’idea (il “credo”) che Romanelli ha parlato al vento. Come se il tema della sua reprimenda non fosse Forza Italia di Teramo, dalla quale Alleanza Nazionale (non solo di Roma!) pare sia sempre più lontana.

Il Sindaco Chiodi (molto intelligente) dal canto suo pare abbia incassato il colpo ma subito ha risposto con un fuoco di sbarramento molto calibrato. Con pezzi pensati. Ha convocato, venerdì scorso, i segretari dei quattro partiti di centrodestra che lo sostengono (Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc e Lista Civica) per consegnare loro una cartelletta nella quale sono indicate alcune condizioni; subito dopo, lo stesso Sindaco ha chiamato la stampa per ufficializzare un presunto “ultimatum”. Se entro martedì 18 dicembre 2007 i partiti che lo sostengono da otto anni accettano le sue condizioni, si va avanti, altrimenti tutti a casa. L’abiura di An e la contestuale conferma della fiducia al Sindaco, sono arrivare puntualmente sulla carta stampata.

Ma non basta. L’atto deve essere di alto profilo istituzionale: il Consiglio Comunale. Lunedì sera era tutto ricomposto, con Alleanza Nazionale, Piero Romanelli (con Forza Italia mai uscita!) rientrati nei ranghi, sebbene con i capi cosparsi cenere, in compagnia della minoranza. Che pare non si sia effettivamente resa ben conto della situazione, Shakespeare direbbe: “Che ci siano sfuggiti i rintocchi della Mezzanotte?”.

Perché in realtà, questa storia qualcosa di espressivo l’ha insegnato. Il Sindaco ha imposto una scelta, uno stile di governo della Città di Teramo, ha messo i suoi “politici” di maggioranza di fronte ad un’assunzione di responsabilità. Chiodi ne esce sicuramente vincitore, capitalizzando un successo politico senza precedenti.

Il centrodestra ha ancora moltissimi anni di governo davanti a sé: buttare all’aria l’importante patrimonio elettorale, politico, d’immagine immagazzinato finora, semplicemente per farsi raccontare dalla minoranza storie di re passati, non avrebbe avuto alcun senso. Da una sinistra non ancora titolata ad esprimere una classe dirigente e burocratica realmente alternativa.

I nervi scoperti di certi esponenti politici del centristi sono venuti finalmente alla luce: i cittadini teramani hanno capito che è il “Modello Teramo” della unità politico-programmatica ed amministrativa del centrodestra a produrre effetti positivi sulla governabilità. Dunque, a meno di sorprese giornalistiche dell’ultima ora, sarà impossibile perdere le prossime elezioni comunali, provinciali e regionali per il “team” Chiodi.

L’opposizione non solo brancola nel buio più pesto ma si è, de facto, auto-decapitata. In primis, producendo un comunicato stampa francamente stucchevole privo di realtà politica; poi organizzando una “messa in scena” sui banchi della Giunta, a Palazzo di Città, ossia la conferenza stampa di lunedì scorso, consapevoli della mancanza del numero legale per il Consiglio comunale annullato dal Primo Cittadino in attesa di chiarimento politico. Consiglio che in effetti non ha avuto luogo a procedere! Conferenza stampa pienamente legittima ma politicamente debole, nel corso della quale il centrosinistra ha chiaramente fatto intendere ai teramani che non c’è storia: il centrodestra governerà per i prossimi 20 anni poiché il centrosinistra al suo interno è in disaccordo su tutto.

A meno che l’operazione di governissimo “Popolo della Libertà-Partito Democratico”, dal livello nazionale, si carichi di significato locale. Il Sindaco Chiodi probabilmente non direbbe di no in nome della governabilità della Città di Teramo, qualora l’alleanza, oggi strana domani necessaria tra destra e sinistra, chissà per via di una nuova legge elettorale, dovesse manifestare i suoi “magici” effetti. Chi ha sbagliato, allora, in questa presunta "crisi" di giovedì scorso? Certamente, non il Primo Cittadino.

Non rimane che attendere il prossimo Consiglio Comunale di Teramo dove, con la stessa modalità istituzionale, Chiodi indicherà ai teramani come sono andate effettivamente le cose e cosa accadrà in futuro. Tutto questo mentre il caro euro impoverisce i teramani.

18/12/2007





        
  



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