Dalle nostre parti si guarda con un certo distacco quanto accaduto nelle scorse settimane in duecento Comuni lombardi, ma l'adozione da parte di essi dell'ordinanza del Sindaco di Cittadella, che subordina la concessione della residenza agli immigrati che abbiano un reddito di almeno 420 euro al mese, dovrebbe quantomeno farci riflettere sulla situazione non meno preoccupante che vive il nostro comprensorio in materia di immigrazione.

Basti pensare che nel Comune di Cittadella gli immigrati regolari sono 1.500 su una popolazione di 20.000 abitanti. Siamo sicuri che certe proporzioni non siano riscontrabili anche in Comuni limitrofi come quelli Martinsicuro, Villa Rosa e Alba Adriatica del vicino Abbruzzo?

Se davvero qualcuno pensa che la questione non debba interessare le istituzioni della provincia di Ascoli Piceno solo perché certi fenomeni riguardano Comuni extraregionali, siamo davvero alla frutta. Il solo fatto che nessun sindaco o assessore si sia posto l'interrogativo su quali potrebbero essere gli effetti economici e sociali nei prossimi cinque-dieci anni, è già di per sé un fatto grave che denota la totale assenza di una visione strategica dello sviluppo del nostro territorio.

Tale evidente miopia politica dei nostri rappresentanti non può nascondere un sintomo di lassismo delle nostre istituzioni su problemi seri e profondamente avvertiti dalla gente.

Tutti sanno che nei Comuni di Martinsicuro, Villa Rosa e Alba Adriatica, al numero consistente di immigrati regolari se ne aggiungono tantissimi clandestini, spesso compromessi in attività malavitose nella gran parte dei casi legate allo sfruttamento della prostituzione, eppure il punto non è mai stato considerato come meritevole di essere posto nell'agenda politica.

Di fronte al rischio reale che un vasto territorio, cha va dal Tronto alla Val Vibrata, divenga una vera e propria "patria" degli extracomunitari di tutta Italia, è auspicabile che si apra un dibattito serio che conduca chi di dovere a riflettere sui rischi e ad individuare le possibili soluzioni.