Al Palaidea si parla di integrazione con lUniversità di Macerata
Ascoli Piceno | Uno scambio proficuo, per affrontare in maniera costruttiva la sfida dell'immigrazione e dell'integrazione

Durante l'incontro, organizzato dall'Università di Macerata in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno e il Consorzio Universitario Piceno, sono stati affrontati diversi temi: l'assimilazione culturale, le rappresentazioni mediatiche e la costruzione del nemico, le percezioni della sicurezza, le politiche migratorie in Europa e nel nostro territorio e quindi il Coordinamento tecnico-territoriale per lo studio dei fenomeni migratori, già costituito con un accordo firmato tra la Provincia e l'Università lo scorso 9 ottobre. Le caratteristiche del Coordinamento è stato illustrato dalle professoresse Claudia Santoni (Sociologia della famiglia) e Maria Letizia Zanier (Sociologia dei fenomeni migratori): la sede operativa sarà il Centro polivalente di S. Benedetto dove si raccoglieranno ed elaboreranno i dati sui flussi migratori per passare poi da una fase statistica ad una interpretativa e multidisciplinare.
Sarà così possibile focalizzare anche alcuni aspetti che spesso sfuggono alle classiche indagini come il lavoro sommerso, l'immigrazione femminile, le condizioni di salute, il disagio sociale e l'imprenditoria migrante, anche attraverso un approccio diretto con gli stranieri che si servono del Centro.
Erano presenti, per rappresentare la volontà istituzionale di contribuire ad una proficua integrazione, il preside della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Macerata Francesco Adornato, il presidente della Provincia Massimo Rossi accompagnato dall'assessore alla Formazione Professionale Emidio Mandozzi, quello alle Politiche sociale Licia Canigola e dal consigliere Gianluca Vagnarelli e il sindaco di San Benedetto del Tronto Giovanni Gaspari.
"Sono circa centomila gli immigrati residenti nelle Marche - ha osservato l'assessore Mandozzi - e una grossa fetta di queste persone vive ma soprattutto lavora nella nostra Provincia. Noi stiamo cercando di facilitare il loro ingresso nel mondo del lavoro anche con l'aiuto di mediatori culturali in servizio nei centri per l'impiego, sia per diminuire i fenomeni di ‘lavoro nero' sia perché siamo convinti che l'integrazione sociale e quella lavorativa viaggino di pari passo".
"Sono fondamentali le azioni di coordinamento per incentivare i fenomeni di integrazione ed inclusione - ha dichiarato l'assessore Canigola - e il Centro polivalente riveste un ruolo determinante. Grazie alla collaborazione con l'Università di Macerata stiamo avviando una serie di riflessioni, valutazioni e consultazioni col territorio al fine di costruire un progetto complessivo in grado di affrontare i vuoti politici e normativi che ostacolano l'integrazione.".
"Il rapporto solido con la Provincia di Ascoli parte dalle prime collaborazioni avviate dall'ex preside della Facoltà di Scienze Politiche Vitantonio Gioia - ha commentato il professore di Storia dell'Africa Uoldelul Dirar Chelati - l'appuntamento odierno ha la stessa funzione del master su "Studi migratori e politiche per i migranti" di cui sono direttore: non si tratta di esercizi accademici ma di un trasferimento di competenze verso la comunità, un tentativo di ragionare non ideologico ma analitico. Con il master vogliamo formare operatori in grado di aiutare la comunità e la parte politica a gestire la situazione: l'integrazione è possibile solo là dove le istituzioni lo consentono. Non si tratta mai di una scelta, è necessario che esista la possibilità di realizzarla". "Grottammare, che per prima si è dotato di una consulta degli immigrati e di un consigliere aggiunto - ha ricordato emblematicamente il consigliere provinciale Gianluca Vagnarelli - è il Comune della regione con la più bassa percentuale di immigrati che delinquono".
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30/11/2007
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Betto Liberati