Spogliatoio: Finelli e Pillastrini
Porto San Giorgio | Finelli: Siamo in un buon momento, se continueremo ad essere umili potremo migliorare ancora. Pillastrini: Fino a quando il concetto di io prevarrà su quello di noi non possiamo ritenerci una buona squadra.
di Chiara Marzan

Sutor: Finelli e Pillastrini
Sapevamo che la LaFortezza era in crescita e nel primo tempo l'ha dimostrato, giocando con determinazione; eravamo quindi consapevoli che serviva la miglior Premiata dal punto di vista dell'atteggiamento difensivo e della continuità nell'arco dei 40 minuti: posso dire che questo c'è stato e si evince dai 3 quarti vinti sui 4 totali, dal fatto di aver tenuta ferma Bologna a 70 punti e dal discreto controllo ai rimbalzi nonostante i numerosi falli di Ford."
"Siamo in un buon momento, ci fa piacere aver giocato una buona partita di squadra e aver messo in campo una grande intensità. In particolare vorrei sottolineare la partita di Valerio Amoroso che sta lavorando molto forte in allenamento ed è cresciuto dal punto di vista atletico in queste settimane dopo il ritardo nella preparazione per via dell'infortuno di Luglio."
Poi il coach si sofferma a spiegare i criteri seguiti in estate per la costruzione della squadra: "sono stati due i criteri guida - ha detto - : abbiamo scelto i giocatori con la testa giusta e soprattutto in crescita. Tutti i miei giocatori sia italiani che americani, tranne Garris, hanno ancora un altissimo potenziale da esprimere. Se riusciamo pertanto a mantenere questa umiltà nella quotidianità e riusciamo a continuare a far prevalere il concetto di "noi" su quello di "io", credo che questo gruppo potrà ulteriormente migliorare. "
Una parola per l'ottima prestazione di Vitali in cabina di regia: "Oggi Luca ha fatto qualcosa in più a livello realizzativo ma già altre volte ha giocato con questa personalità. Al di là dei 22 punti realizzati lui questo tipo di personalità l'ha già espresso altre volte quindi non sono molto sorpreso."
Poi arriva il turno dell'ex coach sutorino, Stefano Pillastrini che visibilmente scuro in volto analizza con la consueta chiarezza e obiettività la partita della sua squadra: "credo sia chiaro che noi quando abbiamo problemi non abbiamo la capacità di mascherarli e di reagire. Ci era già capitato: o le partite ci vanno bene oppure soccombiamo e non riusciamo a trovare la forza per rimanere attaccati o per mascherare un break negativo che ci ha portato sotto anche di 15 punti, dopo del quale abbiamo praticamente smesso di giocare. Questa è la nostra grandissima lacuna che nasce da una presunzione e dalla poca umiltà che abbiamo. Questa mancanza la si percepisce quando nei momenti di difficoltà non ci affidiamo al gioco di squadra prediligendo le iniziative personali sia a livello di attacco che di difesa".
"Oggi siamo rimasti in partita il primo tempo solo grazie all'applicazione difensiva e alla presenza al rimbalzo d'attacco che è una cosa nuova che teoricamente dovrebbe esser considerato un grande passo avanti. Però nemmeno questo è andato bene perché quando le cose cominciamo a diventare difficili per noi salta tutto."
Conclude con un'amara considerazione: "finchè non iniziamo a mettere in pratica la compattezza e il gioco di squadra non possiamo essere considerati una buona squadra".
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26/11/2007
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