Sgominata la banda criminale delle rapine alla Banca Picena Truentina
San Benedetto del Tronto | Il gruppo di pluripregiudicati agiva sempre allo stesso modo: partiva da Cerignola, rubava unauto e, con calzamaglia in testa e taglierino, andava dritto allobiettivo. Niente basisti ma solo un veloce sopralluogo. Poi anche un salto al ristorante.
di Francesca Gironelli

Il Capitano Vaccariri e il Tenente Di Lena
Gli indizi di colpevolezza acquisiti durante le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno, Adriano Crincoli, risultavano tali da indurre il Gip Annalisa Gianfelice ad emettere i tre provvedimenti cautelari in carcere.
Le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando Compagnia di San Benedetto del Tronto, coadiuvati da personale della Squadra Antirapina del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, sono partite subito con il sopralluogo in banca, nel corso del quale sono state repertate tracce importanti e impronte latenti, oltre a ottenere materiale dell'impianto di videoripresa a circuito chiuso. In tre mesi di lavoro stringente sono riusciti ad individuare e sgominare la banda criminale.
Nel corso dell'operazione, convenzionalmente denominata "funghetto" dal soprannome della mente del gruppo, sono state perquisite le case degli arrestati e di altri due soggetti, Pasquale Pio G. di anni 20, e di Giuseppe D. di anni 27: questi ultimi sono gravemente indiziati di far parte del gruppo criminale. Quanto sequestrato è ora al vaglio degli inquirenti e non si escludono clamorosi sviluppi in ordine ad altre rapine compiute dal gruppo foggiano, che presentano un simile modus operandi e sempre lungo l'asse adriatico, nel fermano, in Abruzzo, Emilia Romagna e Puglia.
I rapinatori, infatti, partivano di buon ora, perlustravano il luogo del colpo alla ricerca di un'autovettura da rubare e poi mettevano in atto la rapina travisati da calzamaglie e armati di taglierino, mentre un complice li aspettava nei pressi per la fuga. L'autovettura rubata poco prima veniva poi abbandonata e il gruppo faceva rientro a Cerignola, paese del foggiano.
Per quanto riguarda gli episodi di San Benedetto, il trio ha anche avuto tempo di una sosta per una lauta pausa pranzo, presso alcuni fra i migliori ristoranti della zona.
L'identificazione e l'arresto dei componenti della banda è stato anche il risultato di indagini in cui si è fatto uso di moderne tecnologie, ma un peso importante lo ha avuto il fatto che l'istituto di credito in questione aveva adottato misure idonee alla prevenzione di atti criminali e alla sicurezza partecipata, i cui canoni fanno parte del protocollo d'intesa stilato presso la Prefettura di Ascoli Piceno.
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13/11/2007
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