La festa di San Michele Arcangelo è stata celebrata dai poliziotti alla caserma "Passamonti" di Teramo con la santa messa presso la sala convegni della questura, officiata da don Vincenzino Andrenacci, cappellano della Polizia di Stato. Ha presenziato il prefetto di Teramo Francesco Camerino. San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato, è considerato da sempre il difensore della giustizia.

Il suo nome, in ebraico Mi-ka-el significa "Chi è come Dio". Per i cristiani l'Arcangelo San Michele è considerato il più potente difensore del popolo di Dio, del bene contro il male. Proprio per questi motivi il 29 settembre 1949 l'Arcangelo è stato ufficialmente proclamato dal Papa Pio XII patrono e protettore della polizia per la lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni come impegno professionale al servizio dei cittadini per l'ordine, l'incolumità delle persone e la difesa delle cose. Spesso viene raffigurato in cima a campanili e monumenti come guardiano contro le forze del male.

Nel corso della cerimonia di Teramo sono stati consegnati gli attestati di benemerenza al personale da parte del prefetto Francesco Camerino e del questore Aldo Vignati. E' stata celebrata anche la festa delle famiglie dei poliziotti, grazie all'iniziativa "Family day" della polizia, volta ad incrementare la comunicazione interna, accrescere il senso di appartenenza all'Istituzione ed avvicinare anche i familiari dei poliziotti al luogo e agli ambienti dove lavora il congiunto. Con l'apertura delle strutture e degli uffici e la possibilità di visitare i luoghi di lavoro ma anche mostrare gli strumenti operativi e il lavoro che giornalmente viene svolto. La giornata dedicata alla famiglia del poliziotto, in particolare, ha offerto un valore aggiunto alla Festa di San Michele Arcangelo.

Ed è stata sicuramente una notte particolarmente attiva, quella trascorsa dagli uomini della Questura di Teramo tra venerdì e sabato, sul fronte della prevenzione del crimine. Alla vigilia della festa di San Michele Arcangelo, protettore dei poliziotti. Sono state identificate dalla polizia in Silvi (Te) sei cittadine straniere intente ad esercitare la prostituzione in zona Piomba. Le donne sono state allontanate dalla provincia.

L'attività di controllo ha riguardato anche due circoli privati, uno in Silvi ed uno in Pineto, in cui sono state riscontrare evidenti irregolarità: i locali, a quanto pare, venivano condotti come se fossero dei veri e propri esercizi pubblici. Nei confronti dei titolari degli stessi, dopo il riscontro delle relative autorizzazioni, sono previsti provvedimenti e sanzioni amministrative.

Nel corso di un controllo straordinario del territorio per la prevenzione dei furti in abitazioni a Teramo e nei centri della provincia, gli agenti hanno sorpreso quattro giovani "ultras" ancora una volta intenti a imbrattare e affiggere abusivamente manifesti presso lo stadio comunale. Gli ultras, tutti con divieto di accesso agli impianti sportivi e più volte denunciati per violenze negli stadi, condotti in questura, sono stati contravvenzionati con una sanzione amministrativa pro capite di euro 350.

Poi, alle ore 3 della notte, sulla S.S.150, all'altezza del bivio di Contrada Perdono, alcuni poliziotti bloccavano un'autovettura con tre giovani a bordo. La cui auto procedeva a velocità irregolare, rallentando presso le abitazioni site lungo l'arteria stradale. I poliziotti, nel seguirli, individuavano nel gruppo dei possibili autori di furti. I rumeni pare valutino gli obiettivi da colpire in relazione alla presenza di luci, autovetture ed altri elementi utili per la commissione dei reati predatori. Fermato il veicolo, a bordo gli agenti identificavano tre rumeni pluripregiudicati, senza fissa dimora, che mostravano evidenti segni di insofferenza al controllo: dall'ispezione interna all'autovettura, si rinvenivano due "piedi di porco" in ferro della lunghezza di metri 1,20 e cm. 40.

Gli arnesi sarebbero serviti ai tre per commettere dei furti sventati grazie al pronto intervento della polizia. I tre rumeni, F.G. del 1976, M.T. del 1986 e D.C. del 1979, condotti in questura, sono stati denunciati per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso e muniti di foglio di via obbligatorio. Nel'attività di prevenzione sono stati controllati 22 cittadini stranieri ed uno di essi, cittadino extracomunitario del Marocco, A.Z.M. del 1972, è stato denunciato perché inottemperante all'ordine del questore di Teramo di lasciare il territorio nazionale.