Le feste tradizionali aprutine patrimonio Unesco
Teramo | L'importante è darsi una mossa in tutta la Provincia. Gli amministratori locali dovrebbero immediatamente attivarsi.
di Nicola Facciolini

La Festa della Madonna delle Grazie a Teramo, la Festa dell'Immacolata a Campli (sede della Scala Santa, che si celebra la 4° domenica di settembre) e la Festa di Santa Eufemia in Alba Adriatica, potranno essere considerate Patrimonio dell'Umanità, in quanto classificabili tra le principali feste religiose legate alla tradizione culturale, religiosa e civile della provincia di Teramo e dell'intero Abruzzo, nei secoli a venire, come lo è stato nel passato.
Nulla è impossibile: infatti è questo il senso della convenzione UNESCO firmata dalla Camera dei Deputati per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e che consentirà all'Italia delle Regioni di far parte del Comitato Intergovernativo preposto a tale compito. Così l'Italia si aggiunge alle 80 Nazioni che hanno già sottoscritto la Convenzione UNESCO e ha reso possibile l'inserimento dei Pupi siciliani e dei Tenores sardi come parte di un tessuto di feste e tradizioni che va oltre i nostri confini.
Un modo per tutelare un patrimonio culturale immenso che sta scomparendo a poco a poco sotto i colpi del progresso e della vita che cambia. Se per i monumenti (quelli materiali) gli effetti del tempo sono visibili così come le opere di conservazione, per gli altri monumenti, quelli immateriali e culturali il processo di erosione-logoramento è più etereo. Gli amministratori locali dovrebbero immediatamente attivarsi per proporre le principali feste religiose quali la Festa della Madonna delle Grazie a Teramo, la Festa dell'Immacolata a Campli (sede della Scala Santa, la cui festa che si celebra la 4° domenica di settembre) e la Festa di Santa Eufemia in Alba Adriatica, quali eventi da inserire nel patrimonio culturale immateriale dell'umanità e oggetto di salvaguardia da parte dell'UNESCO.
"In questo modo la Provincia di Teramo potrà essere in prima fila perché venga riconosciuta l'importanza che rivestono i tesori delle rappresentazioni, delle feste, delle tradizioni delle comunità e dei territori del territorio teramano in Abruzzo e nel mondo: quella che nella convenzione dell'UNESCO viene definita la "diversità culturale". Primo appuntamento il 30 settembre 2007 a Roma per una manifestazione gioiosa e vitale del patrimonio immateriale dell'Italia profonda. L'importante è darsi una mossa in tutta la Provincia di Teramo, perché il tempo è tiranno.
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22/09/2007
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