Le ragioni della conferenza convocata alle 12 del 20 Luglio in Comune dai vertici di An sono sostanzialmente 2.

"La prima riguarda riflessioni su molte lacune lasciate dall' amministrazione - secondo Luigi Cava - sula sanità, in particolare sull' assenza alle audizioni per il Piano Sanitario Regionale, l' altra il Consiglio Comunale aperto del prossimo 27 Luglio. SOlo successivamente alla nostra denuncia, resa pubblica anche a mezzo stampa, l' aministrazione ha ritenuto opportuno convocare un consiglio sulla faccenda."

Dalla relazione dei componenti di Alleanza Nazionale questa sarebbe l' ennesima assenza ingiustificata, dopo quelle sul trasporto pubblico e sul ciclo delle acque.

Il Capogruppo Pasqualino Piunti si dice preoccupato e sdegnato dopo aver riscontrato un incongruenza con gli obiettivi dello scorso Consiglio sulla Sanità del Febbraio scorso. "Il prossimo sarà il consiglio delle beffe, perchè pare che la sanità non rappresenti piu' la priorità per questo governo cittadino. Il 27 Luglio ci troveremo tutti a soli 3 giorni dal voto del Piano Sanitario."

Ricordiamo che il piano sanitario regionale avrà una valenza triennale, arrivando a coprire tutto il 2009.

Secca la richiesta di An verso l' assessore Emili, "che lasci subito la delega alla sanità" tuonano in coro.

Guido Castelli, relatore di minoranza per il piano sanitario, illustra significativi dati riguardanti la sanità sambenedettese: "E' una condizione difficile e critica la nostra, per mancanza di personale e strutture mediche, considerato che in riviera il peso delle risorse umane impiegate in ospedale grava solamente al 29%, mentre per il resto della regione la media si assesta comodamente al 40%".

Imbarazzanti i dati della mobilità passiva: su 13000 ricoveri dei nostri residenti, 2800 sono fuori regione, tra cui 1320 nel vicino abbruzzo.

Pare inoltre che le cliniche private Stella Maris e Villa Anna siano oggetto di interesse di un privato abbruzzese.

Il business quindi si allarga, ma non è privo di risvolti pochi chiari: da indiscrezioni sembra che il fenomeno migratorio verso l' abbruzzo sia oggetto di una vasta indagine, per affari legati a fatture con nomenclatura "truccata"

A questo proposito la sanità regionale, nella fattispecie noi contribuenti, paghiamo all' anno 136000 milioni di euro verso altre sanità fuori dalle Marche.

In ultima battuta Castelli ricorda che "L' operato del Dott. Petrone è lodevole, ma è una goccia nell' oceano. 2 nuovi primari si, ma la nuova Tac ancora non è in funzione. Dopo aver visto la tendenza della Regione a razionalizzare l' area vasta 5 (Ascoli - San Benedetto), sono preoccupato, poichè l' unica soluzione possibile per vedere miglioramenti è quella di investimenti mirati, puntando alla riqualificazione del nostro servizio sanitario".