Parte della sinistra locale si adegua e in undici escono dando le dimissioni dai Ds. L'onda lunga del Partito Democratico provoca uno "tsunami" politico che arriva fino a San Benedetto.

Tra i protagonisti , quel Giorgio Mancini, ormai ex segretario provinciale di Sinistra Giovanile, considerato da molti un "puledro di razza" della politica locale.

Con lui altri 10: Attilio Biocca, Oriana Cameli, Valerio Isopi, Daniele Magera, Fabrizio Mariani, Fabio Menzietti, Claudio Palombo, Sandro Picchini, Federico Ripani, Luca Spadoni ma sarebbero in tutto trenta le defenzioni per aderire ad un nuovo progetto politico chiamato "movimento" come la Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo.

Non cosa da poco se conta già 14 senatori, 24 onorevoli e quattro europarlamentari. "Abbiamo deciso di aderire alla mozione di Fabio Mussi e Gavino Angius perché non ci riconosciamo più in nei partiti DS e Margherita che sono diventati solo promotori del nuovo Partito Democratico".

Gli obbiettivi da perseguire restano quelli di un socialismo al passo con i tempi nel ricercare i valori di pace, giustizia sociale, lavoro, protezione per l'ambiente, laicità dello Stato e riforma Politica".