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Eurispers Abruzzo presenta a Teramo il "II Rapporto sulla criminalità nella Provincia di Teramo"

Teramo | Occorrono nuove leggi in materia di violenza sessuale telematica, occorre potenziare le Forze dell'ordine. Eurispes avverte la preoccupazione dei cittadini della Val Vibrata.

di Nicola Facciolini)

Eravamo l'isola felice. Ora siamo territorio di frontiera e di conquista, aperto a traffici di ogni genrere. Nella media regionale e nazionale. In Provincia di Teramo aumentano del 300% le violenze sessuali su minori (90% delle quali consumate in famiglia), le violenze sessuali sulle donne, lo sfruttamento della prostituzione (si stimano 250 appartamenti solo a Martinsicuro) in mano a clan nigeriani e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Aumenta l'usura e la criminalità ambientale. Maglia nera della provincia è costa adriatica. Sono le nuove istantenee del "II Rapporto sulla criminalità nella Provincia di Teramo" a cura dell'Eurispes Abruzzo, presentato a Teramo venerdì 15 giugno 2007.

Il Rapporto fotografa una provincia in preoccupante deficit di uomini, donne e mezzi delle Forze dell'Ordine rispetto alle altre tre province abruzzesi. Come rileva il dott. David Mancini della Procura di Teramo. Il livello di organizzazione finanziaria e strategica, raggiunto dalla criminalità nell'area teramana, per ora ancora libera dalle mafie tradizionali, è in costante progressione.

Tra i reati di maggiore allarme sociale, aumentano le estorsioni consumate (+20%) e tentate (+55%), i sequestri di persona, l'abuso d'ufficio (+15%), l'usura (+35%), lo spaccio di droga (+40% in due anni), soprattutto cocaina, che continua a preoccupare per dimensione e diffusione tra i giovani. Il reato di spaccio nel 2006 è stato commesso 275 volte nei comuni della costa adriatica da Martinsicuro a Silvi (Te), 229 volte nei restanti comuni dell'entroterra e 175 volte a Teramo. Diminuisce il costo sul mercato della cocaina in provincia, con il relativo aumento del consumo della stessa da parte di giovanissimi di 14 anni.

Aumentano da 4 a 5 (dal 2005 al 2006) le morti per uso di sostanze stupefacenti. Eurispes avverte la crescente preoccupazione dei cittadini della Val Vibrata e la martellante domanda di sicurezza rivolta alle Istituzioni, in particolare ai Sindaci. Tra i reati commessi in provincia di Teramo nel 2006, la stragrande maggioranza si sono consumati in Val Vibrata e lungo la costa adriatica aprutina (ben 4028 reati contro gli 875 reati commessi nei comuni dell'entroterra e i 496 reati commessi nella città di Teramo). Solo i furti ignoti commessi nei comuni della costa sono stati la preoccupante cifra di 3122, contro i 136 furti dei comuni dell'entroterra e i 52 furti a Teramo.

Per i reati contro la Pubblica Amministrazione, la provincia di Teramo occupa il secondo posto in Abruzzo, dopo L'Aquila, con 147 reati commessi nel 2006. Altro fenomeno significativo sono le truffe denunciate per 100mila abitanti: l'Abruzzo ha il triste primato assoluto su tutte le altre regioni italiane nel 2004 con 151 denunce. Eurispes rileva 61 reati riconducibili alla tratta di esseri umani e 45 reati di sfruttamento della prostituzione (in particolare di circa 1255 donne nigeriane). Aumenta la prostituzione in appartamento e nei "club privè".

Negli ultimi anni, anche grazie alla legge Bossi-Fini, sono aumentati i provvedimenti di espulsione per immigrati clandestini: dai 510 provvedimenti del 2004 si è passati a 1174 nel 2006 (dati della Questura di Teramo). Solo il 16% del totale degli stranieri in provincia è costituito da immigrati di nazionalità cinese. Tuttavia, con difficoltà le Forze dell'ordine attuano tali provvedimenti: nel 2006 su 1174 atti, solo 204 clandestini sono stati accompagnati nei centri di permanenza temporanea, gli altri 970 sono stati rilasciati con l'ordine del Questore di lasciare entro 5 giorni l'Italia e fare ritorno nel proprio paese. Così non è stato. Su 1174 provvedimenti di espulsione ben 355 sono stati notificati a extracomunitari che erano già colpiti da uno o più provvedimenti.

L'aumento esponenziale in provincia dell'immigrazione cinese è un fenomeno recente: da 294 cinesi nel 2000 si è passati agli attuali 2528. Preoccupa la loro difficoltà a integrarsi e ad adeguarsi alle regole della nostra società, del lavoro in particolare. Aumenta, infatti, in Val Vibrata la criminalità cinese che potrebbe sfociare nelle forme tipiche della delittuosità nelle loro comunità: il traffico e lo sfruttamento di essere umani, le estorsioni, le rapine, i sequestri di persona e i reati violenti ed estremamente efferati contro la persona. L'estrema omertà che caratterizza la comunità cinese, avverte Eurispes Abruzzo, rende difficile l'opera degli inquirenti.

Dal favoreggiamento dell'immigrazione clandestina allo sfruttamento dei migranti in laboratori clandestini della Val Vibrata, il passo è breve. Senza contare che la progressiva e raffinata conquista cinese del mercato immobiliare in provincia di Teramo, potrebbe fornire ai clan malavitosi l'ambiente idoneo per il riciclaggio dei proventi di origine delittuosa. Il business del sesso a pagamento aperto anche agli occidentali, attraverso la tecnica delle inserzioni pubbliciatrie di massaggi in falsi centri benessere, apre ai cinesi un'altra via criminale in costante aumento.

Eurispes rileva la progressiva diminuzione quantitativa dei componenti delle Forze dell'ordine in provincia di Teramo e il depauperamento qualitativo, con la perdita di qualifiche specializzate e la loro mancata sostituzione. Elementi di allarme vengono dalla comparazione tra gli organici delle principali Forze dell'ordine in provincia di Teramo e quelli delle altre province abruzzesi, "da cui emerge - scrive Eurispes Abruzzo - un'evidente, ingiustificata e del tutto irragionevole disparità a discapito della provincia teramana. L'organico di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza è sottodimensionato e inferiore alle altre tre province".

17/06/2007





        
  



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