Sul PRG di Folignano
Folignano | "Noi crediamo che la ricerca ossessiva di meccanismi per aumentare le entrate derivante dalle tasse non produce ricchezza e sviluppo culturale sociale ed economico di un territorio".
di Luigi Sciamanna *
Le controdeduzioni della Provincia sul Piano Regolatore Generale, ma sopratutto la relazione e le affermazioni sulla Stampa locale dell'assessore all'urbanistica Marco Rossi, descrivono tutta l'insufficienza dello strumento urbanistico.
L'inspiegabile quanto impacciata attribuzione di responsabilità dell'insuccesso all'ostruzionismo del centro sinistra o alla contrarietà di Alleanza Nazionale, è una triste dissimulazione della consapevolezza dei propri limiti, quale unica causa dell'insuccesso. Questo Gruppo Consiliare, propose questioni di merito fondamentali, ossia, maggiore diversificazione degli indici di cubatura, inserimento di zona PEEP a Piane di Morro, diversa ubicazione della scuola nel Capoluogo, adeguamento della viabilità ed individuazione di zone da adibire a servizi. Tutte proposte respinte dalla maggioranza la quale affermò che il piano era "cosa loro".
Pertanto, i fatti smentiscono le affermazioni demagogiche dell'assessore Rossi circa l'ostruzionismo. Leggendo i rilievi della Provincia si capisce inequivocabilmente che il Piano è sopradimensionato rispetto all'espansione ammessa dalle leggi, anche in considerazione dell'uso eccessivo del territorio. Questo fatto non poteva essere ignorato dalla maggioranza, la quale ha voluto così illudere i cittadini, promettendo aree edificabili a tutti, ben sapendo che poi la Provincia avrebbe dovuto tagliare. A questo si somma lo sconcerto per quanto pubblicato sulla stampa.
L'assessore definisce con "alcune precisazioni" quello che è stato un taglio di oltre il 40% dell'espansione proposta, salvo poi fare allusioni sul diverso colore politico della maggioranza in Provincia, per poi passare alle minacce di accendere un contenzioso se non verranno accolte le controdeduzioni proposte. Accusa le sinistre di occupazione delle Istituzioni, dimenticando che i nostri rappresentanti sono stati eletti democraticamente dagli elettori; forse egli preferirebbe altri metodi di rappresentanza istituzionale, come quello che, ad esempio, ha adottato il Sindaco di Folignano quando ha cacciato, di fatto, dal Consiglio chi ha ottenuto quasi quattrocento preferenze. Inoltre, i germi dell'incertezza e dell'abbandono dei cittadini, li ha prodotti proprio la maggioranza di centro destra, poiché in otto anni non sono riusciti a dotare il Comune di un Piano Regolatore a causa della loro incompetenza ed arroganza. Hanno dimostrato, invece, di saper raddoppiare le tasse (vedi addizionale irpef), promettendo sviluppo in attesa dell'approvazione definitiva del Piano Regolatore Generale, che potrebbe essere stato compromesso fin dall'inizio dalla condizione di dubbia compatibilità del Sindaco alla votazione dello stesso.
In definitiva all'orizzonte resta una proposta di uno strumento urbanistico che, qualora approvato, prevede unicamente insediamenti abitativi, che come da affermazione dell'assessore al bilancio, serve all'amministrazione comunale per aumentare le entrate derivante dall'ICI sulle nuove aree edificabili. Noi crediamo che la ricerca ossessiva di meccanismi per aumentare le entrate derivante dalle tasse non produce ricchezza e sviluppo culturale sociale ed economico di un territorio, bensì finanzia unicamente la pratica di una politica approssimativa e deleteria.
* Consigliere Comunale
L'inspiegabile quanto impacciata attribuzione di responsabilità dell'insuccesso all'ostruzionismo del centro sinistra o alla contrarietà di Alleanza Nazionale, è una triste dissimulazione della consapevolezza dei propri limiti, quale unica causa dell'insuccesso. Questo Gruppo Consiliare, propose questioni di merito fondamentali, ossia, maggiore diversificazione degli indici di cubatura, inserimento di zona PEEP a Piane di Morro, diversa ubicazione della scuola nel Capoluogo, adeguamento della viabilità ed individuazione di zone da adibire a servizi. Tutte proposte respinte dalla maggioranza la quale affermò che il piano era "cosa loro".
Pertanto, i fatti smentiscono le affermazioni demagogiche dell'assessore Rossi circa l'ostruzionismo. Leggendo i rilievi della Provincia si capisce inequivocabilmente che il Piano è sopradimensionato rispetto all'espansione ammessa dalle leggi, anche in considerazione dell'uso eccessivo del territorio. Questo fatto non poteva essere ignorato dalla maggioranza, la quale ha voluto così illudere i cittadini, promettendo aree edificabili a tutti, ben sapendo che poi la Provincia avrebbe dovuto tagliare. A questo si somma lo sconcerto per quanto pubblicato sulla stampa.
L'assessore definisce con "alcune precisazioni" quello che è stato un taglio di oltre il 40% dell'espansione proposta, salvo poi fare allusioni sul diverso colore politico della maggioranza in Provincia, per poi passare alle minacce di accendere un contenzioso se non verranno accolte le controdeduzioni proposte. Accusa le sinistre di occupazione delle Istituzioni, dimenticando che i nostri rappresentanti sono stati eletti democraticamente dagli elettori; forse egli preferirebbe altri metodi di rappresentanza istituzionale, come quello che, ad esempio, ha adottato il Sindaco di Folignano quando ha cacciato, di fatto, dal Consiglio chi ha ottenuto quasi quattrocento preferenze. Inoltre, i germi dell'incertezza e dell'abbandono dei cittadini, li ha prodotti proprio la maggioranza di centro destra, poiché in otto anni non sono riusciti a dotare il Comune di un Piano Regolatore a causa della loro incompetenza ed arroganza. Hanno dimostrato, invece, di saper raddoppiare le tasse (vedi addizionale irpef), promettendo sviluppo in attesa dell'approvazione definitiva del Piano Regolatore Generale, che potrebbe essere stato compromesso fin dall'inizio dalla condizione di dubbia compatibilità del Sindaco alla votazione dello stesso.
In definitiva all'orizzonte resta una proposta di uno strumento urbanistico che, qualora approvato, prevede unicamente insediamenti abitativi, che come da affermazione dell'assessore al bilancio, serve all'amministrazione comunale per aumentare le entrate derivante dall'ICI sulle nuove aree edificabili. Noi crediamo che la ricerca ossessiva di meccanismi per aumentare le entrate derivante dalle tasse non produce ricchezza e sviluppo culturale sociale ed economico di un territorio, bensì finanzia unicamente la pratica di una politica approssimativa e deleteria.
* Consigliere Comunale
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19/04/2007
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