Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

Il sindaco Gianni Chiodi :“La Banca d’Italia non si tocca”

| TERAMO - Il Sindaco invita le istituzioni a promuovere iniziative congiunte per scongiurare il totale ridimensionamento della sede teramana.

di Nicola Facciolini

Lotto Zero Il Sindaco Gianni Chiodi e On Nino Sospiri nel dicembre 2005 a Teramo


“La Banca d’Italia a Teramo non si tocca!”. E’ il messaggio chiaro, evidente e distinto lanciato dal sindaco Gianni Chiodi alle istituzioni cittadine e, in collaborazione con il Prefetto di Teramo, all’Istituto di Via Nazionale, per scongiurare la totale spogliazione dalla città del fondamentale sportello bancario. Il primo cittadino scrive al presidente della provincia di Teramo e ai sindaci del territorio aprutino invitandoli ad un coinvolgimento immediato per promuovere azioni idonee a scongiurare la chiusura definitiva della sede teramana della Banca d’Italia già sensibilmente ridimensionata. Il sindaco scrive anche al prefetto Francesco Camerino affinchè Sua Eccellenza “voglia farsi latore presso gli organi centrali della Banca D’Italia della richiesta di garantire la permanenza nel nostro territorio dell’Ufficio di Vigilanza e Studi Economici dell’Istituto Centrale”.

Il nuovo intervento del sindaco Chiodi giunge quando le notizie sul riassetto organizzativo della Banca D’Italia confermerebbero la prospettiva del ridimensionamento della sede di Teramo, raccogliendo in tal modo le istanze avanzate al primo cittadino di Teramo dai lavoratori della Banca e facendosi interprete delle esigenze dell’intera collettività e del mondo economico ed imprenditoriale. Il sindaco Chiodi chiama tutte le istituzioni a compattarsi, per dar luogo da una azione forte e collegiale.

Le nuove sollecitazioni del primo cittadino giungono dopo un primo intervento di alcuni mesi fa, quando, scrivendo direttamente al Governatore della Banca d’Italia, Gianni Chiodi ricordava la posizione di preminenza di Teramo nel sistema bancario e finanziario abruzzese, sostanziata dal primato nella presenza di banche con 173 sportelli e 5 istituti in provincia, di cui 4 di Credito Cooperativo, oltre a due Finanziarie. Ora il sindaco torna a ricordare come “questa alta concentrazione è stata indispensabile per il raggiungimento di una dimensione economica efficiente ed ha consentito la nascita ed il consolidamento dell’imprenditoria, ma anche la produzione di capitale sociale, di cultura e di iniziative tese a valorizzare il patrimonio identitario della provincia”.

Il ruolo cruciale assunto dalla Banca d’Italia in questo quadro è stato cruciale grazie al “prezioso servizio pubblico di controllo e sorveglianza”. La permanenza dell’Istituto Centrale nella realtà teramana è pertanto condizione indispensabile per garantire fiducia ai mercati e far progredire l’economia teramana. “L’ulteriore spoliazione di un servizio strategico per il territorio – rileva Chiodi - costituirebbe inoltre un serio danno e potrebbe compromettere il processo di sviluppo che si sta oggi compiendo attraverso politiche che mirano al recupero progressivo della competitività”.

05/03/2007





        
  



4+1=

Altri articoli di...

Teramo e provincia

04/04/2025
Una serata di emozioni e scoperte (segue)
17/06/2020
“Cin Cin”: a tavola con i vini naturali (segue)
14/01/2020
L’opera di Enrico Maria Marcelli edita dall’Arsenio Edizioni ha vinto il Premio Quasimodo (segue)
29/12/2019
A Martinsicuro “Natale con le tradizioni” (segue)
19/11/2019
Doppio appuntamento per “Sentimentál” di Roberto Michilli (segue)
13/11/2019
Roberto Michilli presenta il 16 novembre a Campli “Sentimentál” (segue)
24/10/2019
Parte sabato 26 ottobre a Giulianova la rassegna “La pintìca dei libri” (segue)
26/07/2019
Il 28 luglio la premiazione dei vincitori del Premio Letterario “Città di Martinsicuro” (segue)
ilq

Una serata di emozioni e scoperte

ASPIC Psicologia di San Benedetto del Tronto presenta il Centro Psiconutrizionale

Betto Liberati