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Le aziende si tingono di rosa

| In Abruzzo numerose le imprese gestite da donne extracomunitarie, poche quelle del Mediterraneo

di Luigina Pezzoli

Ampia la fetta in Abruzzo delle aziende guidate da donne provenienti da paesi extracomunitari, tuttavia è ancora esiguo il numero delle imprese con a capo donne del Mediterraneo che hanno un'incidenza di appena il 4,8%. Sono infatti 1.618 le aziende femminili extracomunitarie su un totale di extra ditte pari a 5.776 appena 77 quelle gestite da donne mediterranee su un numero complessivo di 651 aziende. Basso, dunque il numero delle donne provenienti dal Mediterraneo che riescono ad affermarsi nel settore dell'imprenditoria. Questi i risultati emersi da un’indagine della Camera di Commercio di Milano i cui dati sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V e che evidenziano quanto l’emancipazione di molte donne straniere nell’ambito professionale sia ancora un lontano obiettivo.


Suddividendo il dato in base alla provenienza delle imprenditrici mediterranee che hanno dato vita ad un’azienda nel territorio abruzzese si evidenzia che è soprattutto il Marocco, seguito dalla Tunisia e dalla Libia a pari merito, a sfoderare donne intraprendenti nel mondo dell’imprenditoria, pari rispettivamente a 51 e 10. Esaminando i dati provinciali, è Chieti a caratterizzarsi per il maggior numero di imprese (25) con a capo donne provenienti dalla zona del Mediterraneo con un’incidenza pari all'11,80% sul totale delle imprese “mediterranee”, seguita da Teramo che ne ha 22 con un’incidenza dell’11,40%, L'Aquila e Pescara rispettivamente con 19 e 11 imprese e un’incidenza del 9,20% e 14,90%.


Le donne del Mediterraneo rappresentano una risorsa ancora largamente inespressa nel mondo del lavoro italiano, dove invece l’imprenditoria femminile è una realtà vivace e dinamica, anche se frequentemente problematica e piena di difficoltà. Indubbiamente negli ultimi anni è avvenuta una forte evoluzione culturale e di costume nel nostro Paese, come confermano i dati nazionali relativi alla crescita delle imprese femminili presiedute da donne extracomunitarie (41.791 nel 2006 contro 37.045 del 2005 e 22.219 del 2001) e provenienti dai Paesi del Mediterraneo (4.736 imprese nel 2006 contro 4.053 del 2005) evidenziando come i progressi siano lenti ma costanti. Pertanto per le donne del Mediterraneo che decidono di aprire un'azienda in proprio restano maggiori gli ostacoli da superare poiché risentono della dominazione del patriarcato, del neoliberalismo e dell’integralismo, inoltre, devono far fronte ad un cambiamento radicale del proprio stile di vita.

05/03/2007





        
  



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