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Le imprenditrici provenienti dal Mediterraneo

| Donne del Mediterraneo a capo di aziende marchigiane: ancora poche ma sono in crescita

di Luigina Pezzoli

La regione Marche meta lavorativa più degli uomini che delle donne del Mediterraneo: sono infatti solo 128 le aziende gestite da donne provenienti dai Paesi mediterranei su un numero complessivo di 1.387 con un’incidenza pari al 9,2% sia sul totale delle imprese guidate da extra comunitari sia sul totale di quelle con a capo imprenditori provenienti dal Mediterraneo. Relativamente basso, tuttavia, anche il numero delle aziende femminili straniere complessive che sono pari a 1.396 su un totale di 6.846. Questi i risultati emersi da un’indagine della Camera di Commercio di Milano i cui dati sono stati elaborati dall’agenzia giornalistica Dalla A alla V e che evidenziano quanto l’emancipazione Di molte donne straniere nell’ambito professionale sia ancora lontana.


Disaggregando il dato in base alla provenienza delle imprenditrici mediterranee che hanno deciso di avviare un’azienda nella nostra regione si evidenzia che è soprattutto il Marocco, seguito dalla Tunisia, a sfoderare donne intraprendenti nel mondo dell’imprenditoria, pari rispettivamente a 82 e 23. Analizzando i dati provinciali, è Pesaro e Urbino ad avere il maggior numero di imprese (36) con a capo donne provenienti dalla zona del Mediterraneo con un’incidenza pari all’8,10% sul totale delle imprese “mediterranee”, seguita da Macerata che ne ha 34 con un’incidenza del 9,2%, Ascoli Piceno e Ancona rispettivamente con 30 e 28 imprese e un’incidenza del 10,6% e 9,6%.

Le donne del Mediterraneo rappresentano dunque ancora una risorsa in gran parte inespressa nel mondo del lavoro italiano, dove l’imprenditoria femminile è una realtà vivace e dinamica, ma spesso problematica e piena di difficoltà. Indubbiamente negli ultimi anni è avvenuta una forte evoluzione culturale e di costume nel nostro Paese, come confermano i dati nazionali relativi alla crescita delle imprese femminili presiedute da donne extracomunitarie (41.791 nel 2006 contro 37.045 del 2005 e 22.219 del 2001) e provenienti dai Paesi del Mediterraneo (4.736 imprese nel 2006 contro 4.053 del 2005) evidenziando come i progressi siano lenti ma costanti. Ovviamente sono maggiori le difficoltà ad intraprendere il grande passo dell’azienda in proprio per le donne del Mediterraneo che soffrono della dominazione del patriarcato, del neoliberalismo e dell’integralismo e che devono affrontare enormi sacrifici per un cambiamento radicale del proprio stile di vita.

05/03/2007





        
  



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